In genere tutti i figli sono molto legati al padre, soprattutto quando i genitori sono separati e l’affidamento è andato alla madre, ma a quanto pare vedere il proprio padre è un vero e proprio dramma per il figlio di Robin Thicke, disposto a tutto pur di non passare del tempo col genitore.
Il sito di gossip TMZ ha infatti pubblicato in rete l’audio di una conversazione telefonica tra la polizia e la tata del figlio del cantante, il cui affidamento è attualmente oggetto di una disputa legale tra Thicke e l’ex moglie Paula Patton.
“Il bambino mi sta pregando di chiamare il 911″dice la donna agli agenti mentre, accanto a lei, il piccolino si rifiuta di raggiungere il papà all’incontro concordato in tribunale a seguito della separazione avvenuta nel 2015 dall’ex moglie, l’attrice Paula Patton.
“Ogni volta che deve vedere il padre, la sera prima, il giorno prima, piange, prega gli angeli. Vuole evitare in tutti i modi di vederlo”, aggiunge.
In buona sostanza, dopo diversi episodi di lamentele, la donna ha deciso di denunciare la sofferenza mostrata dal bambino ogni volta che si deve recare agli incontri programmati con il papà.
La tata quindi invita gli agenti ad intervenire perché Thicke secondo lei sta violando un ordine restrittivo imposto dal giudice che dice che il bambino se non vuole andare via con il padre non può essere obbligato, e lui in quel momento è troppo vicino a loro.
Secondo l’accordo attuale, ad avere la custodia esclusiva del piccolo è la Patton, mentre Thicke deve mantenersi ad almeno 100 yards di distanza da loro.
Robin ha invece fatto sapere che “Non stavo violando l’ordine restrittivo: non ho mai lasciato il mio posto designato in attesa di Julian. Ho seguito lo stesso protocollo di ogni settimana e tempi e luoghi sono stati concordati da entrambe le parti”.
Nel frattempo, il Department of Children & Family Services sta indagando sulla possibilità che Robin usi punizioni fisiche eccessive contro il figlio, ma lui ha sempre affermato che è Paula a voler allontanare il bambino da lui manipolandolo.