Nell’anniversario della sua prematura scomparsa in tantissimi, amici, colleghi ma anche semplici ammiratori, lo hanno voluto ricordare, con un pensiero o un omaggio, e tra questi non poteva certo mancare l’amico Roberto Benigni.
Benigni nelle scorse ore è a Roma per il Festival di Trastevere: prima della proiezione in piazza San Cosimato di ‘Non ci resta che piangere‘, pellicola del 1984 girata insieme a Massimo Troisi, Benigni ricorda l’attore e regista napoletano, e alcuni momenti delle riprese del film.
Con Massimo Troisi è stata “un grande incontro d’amore” perché “l’amicizia è come l’amore quando ci si vuole bene o ci si ama: c’è un trasporto totale, ridevamo tanto, bastava che ci guardavamo e qualsiasi cosa accadeva era una scintilla per far nascere qualcosa”: così parla il comico toscano commosso.
Benigni parla poi della dolcezza del suo incontro con Troisi, della “bellezza e della difficoltà” di fare cinema, del cinema come “sogno”, perché quando “il buio va giù e inizia il film è come quando chiudiamo gli occhi prima di addormentarci” e prendono il sopravvento “l’inconscio, i sogni”.
“Il motivo per cui sono qui è Massimo Troisi – ha detto Benigni – un bell’attore, un bel regista e anche un bell’uomo. La sua è stata una perdita, un vuoto incolmabile. Con lui c’era un’amicizia e un amore speciali che raramente capitano. Quando eravamo insieme ci divertivamo moltissimo, bastava che ci guardassimo e ridevamo. Eravamo molto giovani e abbiamo deciso di condividere questa felicità in un film, che rivedrò stasera perché da allora non l’ho più rivisto”, ha detto Benigni alla platea piena di giovani.