Sul roaming gratuito all’estero, l’Europa ci ripensa: riparte la guerra sulle tariffe.
L’associazione europea delle Authority nazionali delle Tlc, Berce, ha deciso che gli operatori avranno altri 12 mesi, a partire dal 15 giugno, per azzerare le tariffe che gli utenti devono pagare quando si trovano all’estero.
In pratica nella norma c’è la volontà di mettere gi gestori tutti sullo stesso piano.
L’azzeramento del roaming andrà a penalizzare soprattutto i piccoli operatori.
I grandi come Vodafone, che sono già presenti in quasi tutti i Paesi, non soffriranno nell’offrire il roaming gratuito.
Gli altri dovranno arrancare un po’ per adeguarsi alla nuova normativa visto che, sovente, sono operatori locali.
In ogni caso da qualche tempo si attendevano le nuove linee guida del Berec che disciplinano, e in qual modo rivoluzionano, il sistema tariffario sulle chiamate dall’estero.
Tocca ora all’Autorità per le comunicazioni nazionale, nel caso dell’Italia l’Agcom, ad autorizzare il gestore che ne farà richiesta a rinviare di dodici mesi l’annullamento dei costi di roaming.
Per ora una regola è già stata decisa: per evitare abusi, l’utente che usa la Sim all’estero più che in patria, perde il diritto al roaming gratis.
In questo caso dovrebbe pagare un sovrapprezzo di 19 cent al minuto, 20 cent al Mb e 6 cent per sms.
Stesso discorso vale per Internet: in questo caso gli operatori potranno limitare la quantità di GB che l’utente può usare gratis all’estero.