La lingua italiana è tanto bella quanto ricca di termini e sfumature che è difficile conoscere a fondo, sia per i madrelingua che per gli stranieri che si avvicinano a questa lingua neolatina.
Sono tanti i termini complessi, che spesso usiamo anche a sproposito, perché non ne conosciamo l’esatto significato: cosa dire, ad esempio, della parola “resilienza”?
Vediamo insieme cosa significa, cominciando col dire che questa parola è nata in ambito tecnico-scientifico, ed in particolar modo facendo riferimento ai metalli e alla loro capacità di assorbire un urto senza rompersi.
Nell’uso comune, però, è molto più diffuso il suo significato riferito alla sfera psicologica: la resilienza è considerata infatti anche la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Le persone resilienti, quindi, non si lasciano abbattere dalle brutture della vita, ma accettano anche gli eventi peggiori, subito pronti a rimboccarsi le mani per trovare una soluzione, un’alternativa, un modo di uscirne.
Per alcuni la resilienza è una caratteristica innata, molti altri invece la acquisiscono nel corso della vita, quando o si soccombe alle sventure o si impara ad affrontarle col giusto animo.