Finora se ne è parlato come del principale obiettivo perseguito dai 5Stelle ma ora finalmente la prima bozza ha visto la luce: il Reddito di cittadinanza viene delineato concretamente, non senza suscitare aspre polemiche.
Ma cosa prevede questa bozza che nei prossimi giorni sarà oggetto di approvazione?
A decorrere da aprile, saranno 1,4 milioni i nuclei famigliari beneficiari del reddito di cittadinanza, pari a circa 4,5 milioni di persone.
Tra i destinatari, il 27% è composto dai single, seguiti (23%) dai nuclei famigliari con 3 componenti. Le prime tre regioni per numeri assoluti di nuclei beneficiari sono la Campania, la Sicilia e il Lazio.
Il contributo economico sarà di 500 euro al mese (6mila euro all’anno), con l’aggiunta di 280 mese se si è in affitto: il beneficio però sarà ridotto se la platea dei beneficiari sarà maggiore di quella prevista.
Il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto oltre che dai cittadini italiani in condizione di povertà anche dai comunitari e dagli extracomunitari purché abbiano un permesso di lungo soggiorno e siano residenti in via continuativa in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda.
Chi ottiene il reddito di cittadinanza dovrà impegnarsi ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue. Nel dettaglio, la prima offerta di lavoro entro i primi sei mesi di fruizione dovrà essere entro i 100 km, la seconda offerta (tra il sesto e dodicesimo mese) entro i 250 km e la terza offerta (dopo il 12esimo mese) l’offerta arriverà da tutta Italia.