Le bambole sono generalmente concepite come un giocattolo adatto alle bambine, e del resto chi, durante la sua infanzia, può dire di non averne mai posseduta o desiderata una?
Dalle bambole di pezza fatte con gli stracci a quelle più evolute che parlano e si muovono, le bambole hanno sempre fatto la parte del leone nel mercato ludico, ma negli ultimi anni sono sempre più apprezzate anche dai consumatori adulti.
Sono nate infatti numerose bambole realizzate appositamente per essere collezionate, ed alcune in particolare sono delle vere e proprie opere d’arte: le Reborn.
Queste bambole hanno la caratteristica di essere veramente realistiche: somigliano a dei neonati in carne ed ossa, con materiali che riproducono anche la morbidezza della pelle o la sofficità dei capelli.
Sono talmente realistiche che è difficile, viste non da vicinissimo, distinguerle da un neonato: esistono persino delle donne che le portano a spasso nei passeggini spacciandole per propri figli.
Senza voler sondare le implicazioni psicologiche di un simile gesto, vogliamo solo ricordare che il fenomeno delle bambole Reborn è scoppiato negli Usa negli anni novanta, per poi diffondersi a macchia d’olio in tutta Europa e quindi anche in Italia.
Vietate per legge ai minori di 14 anni, il che le esclude come “giocattolo” adatto per bambini, non è affatto difficile procurarsele, anche se i prezzi non sono sempre alla portata di tutti: se infatti le più semplici costano qualche centinaio di euro, le più iper-realistiche possono arrivare a costare anche molte migliaia di euro.