Ha origini mediterranee ed infatti è presente sulla nostra penisola, introdotto anche negli Stati Uniti possiede un veleno che ha un’azione necrotica sui tessuti colpiti e nei soggetti allergici può dar vita al cosiddetto loxoscelismo, con formazione di un’ulcera che può estendersi di alcuni centimetri e che, dopo trattamento medico, tende a guarire dopo parecchie settimane, lasciando al suo posto una cicatrice più o meno estesa. Il potenziale pericolo è comunque dipendente dalla localizzazione del morso e dalla estensione della cancrena e dai relativi rischi indiretti di infezione e dalle patologie di cui è affetto il soggetto morso (allergie, cardiopatie, diabete, malattie ematologiche, malattie neurologiche).
Proprio in questi giorni è stato scoperto il più antico ragno del mondo, un cacciatore sotterraneo morto all’età di 43 anni dopo essere stato sottomesso da una vespa parassita, lo hanno riferito scienziati australiani , conosciuto come il numero 16, è sopravvissuto al precedente detentore del record mondiale di Guinness, una tarantola domestica del Messico di 15 anni, grazie in gran parte alla possibilità di aver vissuto la sua intera vita in una singola tana.
La maggior parte di noi li odia, quindi si tiene ben lontano da loro e certamente non è entusiasta al pensiero del loro numero enorme, ma in realtà sono 600mila le specie stimate di ragni, anche se ne conosciamo appena 100mila.
Alcune persone hanno una vera e propria fobia nei loro confronti, chiamata aracnofobia. Non è da sottovalutare, poiché alcuni ragni possono uccidere anche con un piccolo e semplice morso.
Per nostra fortuna molte di queste specie non vivono neanche nelle nostre zone, ma nonostante ciò è necessario conoscerle se si viaggia, poiché potremmo incontrarle sul nostro cammino.
Tra i più pericolosi spicca il ragno vagabondo: questo infatti può uccidere i tessuti che si trovano sotto la pelle danneggiata con un morso. Non è letale, però può provocare delle gravi conseguenze se non viene trattato.
Il modo più facile per capire se questo tipo di ragno vi ha morso, è attraverso il dolore alla testa, che sarà incessante, sparirà e ricomparirà, però non faranno effetto le medicine tradizionali.
Consigliabile stare alla larga anche dalla Tarantola Golia, che non è mortale, però ha nel corpo una grande quantità di veleno che può causare gravi problemi. Si nutre di piccoli uccelli, quindi sembra che non abbia molti amici.
Il ragno dalla schiena rossa è una specie australiana che presenta un segno rosso sulla schiena. Il suo morso è mortale, quindi dovete fare attenzione poiché abita non solo in zone rurali, ma anche in quelle urbane. Tra i sintomi che il morso di questo ragno provoca ci sono vomito e dolori muscolari e alle articolazioni, che si paralizzano.
Molti di questi ragni vivono ben lontani da noi, ma ce ne sono alcuni, come il ragno violino, che purtroppo mietono vittime anche da noi.
Ragno Violino 59 enne ha rischiato la vita per un suo morso
Salvato in extremis, ad esempio, proprio dal morso di questo ragno letale, è stato un vigile di Terni Terni, in Umbria.
“Sono vivo per miracolo – racconta al Messaggero l’uomo di 59 anni- Quando sono arrivato all’ospedale di Terni non parlavo più e la funzionalità di alcuni organi era ormai compromessa. Se l’ho raccontata lo devo alla professionalità dell’equipe medica del reparto di malattie infettive guidato dalla professoressa Daniela Francisci“.
Il 59enne, ufficiale della polizia municipale cittadina, era nel suo giardino di casa quando viene morso dal ragno violino. Sul momento non ci fa molto caso. Poi però le sue condizioni cominciano ad aggravarsi. “Tutto è cominciato mentre facevo dei lavori a casa – racconta – Ho infilato le mani in un sacco di gesso, ho visto un piccolo ragno sul braccio e l’ho subito tolto. Non ho sentito dolore e non gli ho dato peso. Dopo un paio di giorni si erano formate due piccole croste a distanza di due centimetri l’una dall’altra, ma non avrei immaginato che quello sarebbe stato solo l’inizio di un calvario“.
L’uomo viene investito da una febbre alta e non capisce il perché. Le analisi in vari studi medici non portano ad alcun risultato: i dottori non capiscono che la colpa è el ragno violino. L’ecografia in fondo non mostrava nulla di anomalo. Quando arriva al pronto soccorso l’uomo è ormai in situazione grave. I reni, scrive ancora il Messaggero, non funzionano più a dovere e il braccio è vicino alla necrosi. Solo l’intervento dei medici Daniela Francisci e Alessandro Lavagna salvano la vita al 59enne.
Ricordiamo che il Loxosceles rufescens è un ragno appartenente alla Famiglia Sicariidae. Comunemente noto come ragno violino, ha un morso molto velenoso.
Il veleno ha azione necrotica sui tessuti colpiti e nei soggetti allergici può dar vita al cosiddetto loxoscelismo, con formazione di un’ulcera che può estendersi di alcuni centimetri e che, dopo trattamento medico, tende a guarire dopo parecchie settimane, lasciando al suo posto una cicatrice più o meno estesa. Il potenziale pericolo è comunque dipendente dalla localizzazione del morso e dalla estensione della cancrena e dai relativi rischi indiretti di infezione e dalle patologie di cui è affetto il soggetto morso.
In caso di morso e’ consigliabile lavare accuratamente la zona del morso con acqua e sapone neutro, chiamare subito un medico per farvi visitare. Quando andate in ambulatorio per la visita cercate di ‘catturare’ il ragno (senza schiacciarlo per renderlo riconoscibile) per poterlo mostrare al medico. Capire da quale tipo di ragno si è stati morsi è di fondamentale importanza per poter approcciare in maniera corretta il paziente.