La Technical University di Amburgo ha attualmente sviluppato un dispositivo che effettuerà misurazioni al cuore senza rumore e in modalità wireless. Il cosiddetto “radar cardiaco” dovrebbe essere un sistema di allarme precoce per infarti e ictus e persino essere in grado di prevedere con precisione la morte dei pazienti palliativi.
Il radar deve essere posizionato nella rete a doghe e quindi misurare la frequenza del polso e anche minime irregolarità del battito cardiaco, come la velocità dell’onda del polso o la calcificazione vascolare attraverso raggi permanenti ma innocui. Questi dati vengono inviati ai medici, che poi riconoscono se un’emergenza è imminente.
La prova pratica viene svolta nel reparto di cure palliative della clinica femminile di Erlangen. Ovviamente le persone sono malate terminali e non possono più essere salvate dal radar cardiaco, ma l’ora della morte è presumibilmente determinata in modo affidabile sulla base dei dati misurati. I parenti hanno ancora abbastanza tempo per dire addio, poiché il dispositivo registra i cambiamenti decisivi nella frequenza cardiaca con quattro giorni di anticipo.
Il gruppo target del radar cardiaco dovrebbe, tuttavia, essere i pazienti a rischio di infarti e ictus, in cui il dispositivo dovrebbe suonare l’allarme in tempo utile per salvare la vita del paziente. Il sogno dei ricercatori è quello di utilizzare il radar cardiaco non solo nelle case di riposo e negli ospedali, ma anche nelle aree private, dove dovrebbe funzionare come un rilevatore di fumo. Dovrebbe essere possibile monitorare più persone contemporaneamente e fornire in modo discreto il tempo necessario prima di un’emergenza.