I residenti hanno verificato con i propri dispositivi mobili l’angosciante suono emesso durante il test delle sirene di allarme nucleare in tutta la nazione, condividendo poi i video sui social network.
La popolazione russa è stata destata da un rumore che ricordava il “giorno del giudizio“, in seguito alla verifica delle sirene di allarme nucleare disposte da Vladimir Putin. Questo allarme è stato diffuso attraverso vari mezzi di comunicazione come sirene, cellulari, televisioni e radio, seguendo le direttive del Ministero delle Emergenze russo, volto a preparare il paese sia a situazioni di emergenza di vasta scala sia alla minaccia di un conflitto nucleare.
Questi test, che si dice vengano eseguiti annualmente, hanno messo il mondo in allerta per un possibile incremento delle tensioni nucleari.
Durante il suo recente discorso sulla situazione nazionale, Putin ha suggerito che il sostegno dell’Occidente all’Ucraina potrebbe scatenare un conflitto globale, minacciando l’impiego di armamenti nucleari. A questo proposito, il New York Times ha riportato che, dall’autunno del 2022, l’Ucraina ha installato numerose stazioni di monitoraggio delle radiazioni in città e vicino alle centrali elettriche.
Inoltre, a marzo, alcuni hacker hanno interferito con i canali di comunicazione russi, invitando la popolazione a cercare rifugio in bunker antiatomici e a fare scorta di pillole iodate, mediante falsi avvisi di bombardamento aereo. Questi messaggi trasmessi a Mosca e nella regione di Sverdlovsk occidentale includevano istruzioni per recarsi immediatamente nei rifugi e per l’uso di maschere antigas, accompagnati dalla visione di un simbolo di pericolo per le radiazioni.
Il ministero delle Emergenze ha poi chiarito che si trattava di un falso allarme, causato dall’hacking dei sistemi di trasmissione. Durante la seconda guerra mondiale, l’uso di sirene montate sui tetti per segnalare raid aerei imminenti era comune, ma nel Regno Unito, il sistema di allarme rapido è stato quasi completamente smantellato nei primi anni ’90.
Al giorno d’oggi, rimangono circa 1.200 sirene, utilizzate principalmente per avvertire di gravi inondazioni o pericoli nelle vicinanze di impianti industriali critici come centrali elettriche e raffinerie.