Circa 70 mila anni fa, gli antichi abitanti della Terra potrebbero aver assistito a un fenomeno straordinario: la presenza di due soli nel cielo. Durante quel periodo, i Neanderthal vivevano ancora sul nostro pianeta, affrontando le sfide che li avrebbero portati all’estinzione.
La seconda stella, nota come stella di Scholz (WISE 0720-0846), si avvicinò al nostro sistema solare in quell’epoca. Questa stella è una nana rossa, con una massa pari all’8% di quella del Sole. Il suo nome deriva dall’astronomo Ralph-Dieter Scholz, che la scoprì nel 2013. Da allora, è stata oggetto di studi approfonditi da parte della comunità scientifica.
La luminosità della stella di Scholz, pur non comparabile a quella del Sole, era simile a quella della Luna piena. Dalla Terra, il suo diametro apparente nel cielo era simile a quello della Luna. Dopo alcuni millenni, sia il Sole che la stella di Scholz si allontanarono, seguendo traiettorie diverse.
Secondo i ricercatori, l’umanità era vicina all’estinzione intorno a 70 mila anni fa, ma non vi è evidenza che questo evento sia legato alla vicinanza della stella di Scholz. Sebbene questa coincidenza sia interessante, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare eventuali correlazioni.
Le stelle nell’universo sono in costante movimento e, occasionalmente, si avvicinano molto tra loro. Secondo le stime astronomiche, il nostro Sole si avvicina a un’altra stella circa una volta ogni 100 mila anni. In rari casi, tali avvicinamenti possono portare a collisioni, che possono avere conseguenze devastanti per i sistemi stellari coinvolti.
Fortunatamente, secondo le attuali previsioni degli scienziati, eventi di questo tipo non rappresentano una minaccia per il nostro sistema solare per milioni di anni a venire.