Anche se hanno popolato la mitologia degli ultimi secoli, tutti noi sappiamo che i vampiri, creature eterne che si nutrono di sangue umano, non esistono o almeno così dovrebbe essere.

Ma allora questi personaggi da cosa hanno avuto origine?
Dalla fantasia, certo, ma anche da una malattia: la porfiria.
I vampiri, difatti, hanno la caratteristica di nutrirsi di sangue, ma anche quella di non potersi mai esporre al sole, per non rischiare di “liquefarsi” letteralmente.
E la porfiria è una patologia che rende la pelle molto sensibile alla luce: l’esposizione prolungata provoca addirittura dolore e vesciche.
Per di più, la terapia di questa rara malattia è restare a casa durante il giorno ma anche ricevere trasfusioni di sangue.
Soprattutto nei decenni scorsi, prima degli attuali progressi della scienza medica, l’unica terapia era uscire solo la notte e bere sangue animale, in mancanza di trasfusioni.
Come veniva curata in passato la Porfiria
In passato, la porfiria era considerata una malattia rara e poco compresa. Non esistevano trattamenti specifici per la porfiria e i pazienti erano spesso soggetti a trattamenti sintomatici e di supporto.
- Dieta: i pazienti con porfiria erano spesso sottoposti a una dieta a basso contenuto di proteine, in quanto si pensava che le proteine potessero peggiorare i sintomi della malattia.
- Riposo: i pazienti con porfiria erano spesso consigliati di evitare le attività fisiche intense e di riposare il più possibile, in quanto si pensava che l’attività fisica potesse peggiorare i sintomi della malattia.
- Evitare i fattori scatenanti: i pazienti con porfiria erano spesso consigliati di evitare i fattori scatenanti noti, come l’esposizione ai raggi solari, il consumo di alcol e l’uso di alcuni farmaci.
Inoltre, per alcune forme di porfiria, i pazienti venivano sottoposti a trattamenti ematici per eliminare le porfirine accumulate nel sangue, come la plasmaferesi o l’emosorbimento.
Oggi, esistono trattamenti specifici per diverse forme di porfiria, come l’uso di enzimi sostitutivi, la terapia con farmaci e la terapia genica, che hanno migliorato notevolmente la prognosi e la qualità di vita dei pazienti con porfiria.