Dopo anni in cui Pompei, e le sue millenarie bellezze, sono solamente al centro delle polemiche per l’incuria in cui versano, lasciate a se stesse e alla mercé di turisti e avventori spesso sciacalli, finalmente vi sono buone notizie, con un’amministrazione che sembra finalmente aver preso in mano le redini ed aver avviato un serio piano di ammodernamento e tutela delle sue inestimabili ricchezze.
Ultima notizia, ma solo in ordine di tempo, quella per cui il Tempio di Iside, prezioso luogo di culto dell’antico sito archeologico di Pompei, ispirato ai riti sacri egizi, sarà ristrutturato e riaperto al pubblico.
L’intervento rientra nel Grande Progetto di messa in sicurezza della regio VIII degli scavi e interessa la ricca decorazione a rilievo in stucco bianco delle pareti esterne del tempio e del purgatorium, l’ambiente per le abluzioni rituali contenente il bacino con acqua lustrale che si riteneva provenire direttamente dal Nilo.
La maggior parte delle decorazioni a soggetto egizio che ricoprivano le pareti di fondo del portico e quelle degli ambienti sul lato occidentale dello stesso, staccata nel Settecento al momento dello scavo, è attualmente conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli insieme alle numerose sculture in marmo e in bronzo rinvenute nel complesso.
I lavori partiranno il 10 novembre e dureranno 40 giorni. Sempre nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza della Regio VIII, sono previsti interventi anche al Teatro piccolo (Odeion).