La caccia al leggendario Pianeta Nove continua a stimolare la curiosità della comunità scientifica e degli appassionati di astronomia. Nonostante anni di osservazioni e ipotesi affascinanti, il nono pianeta del Sistema Solare resta ancora invisibile ai nostri telescopi. Ma cosa si sa finora?

La teoria del Pianeta Nove: le origini
L’ipotesi dell’esistenza del Pianeta Nove è stata proposta nel 2016 dagli astronomi Michael Brown e Konstantin Batygin. Studiando le orbite di alcuni oggetti transnettuniani – corpi ghiacciati oltre Plutone – hanno rilevato una strana anomalia: i loro percorsi appaiono allineati in modo non casuale, come se fossero influenzati dalla gravità di un oggetto massiccio, ma invisibile.
Secondo le stime, questo ipotetico pianeta si troverebbe tra 300 e 1.000 unità astronomiche dal Sole (per confronto, Plutone è a circa 49 UA). La sua massa sarebbe almeno cinque volte quella della Terra, forse anche dieci.
CNEOS14: il meteoroide interstellare e la nuova pista
Un nuovo impulso alle ricerche è arrivato nel 2014, quando un meteoroide chiamato CNEOS14 è precipitato nell’Oceano Pacifico, nei pressi della Papua Nuova Guinea. Solo anni dopo, grazie al caso di ‘Oumuamua – un altro oggetto proveniente dallo spazio interstellare – gli scienziati hanno cominciato a riconsiderare la traiettoria di CNEOS14.
Questo corpo celeste viaggiava a circa 45 km al secondo, una velocità troppo elevata per essere un normale oggetto del nostro sistema. Secondo una recente analisi condotta dall’Instituto de Astrofísica de Canarias, è possibile che la sua traiettoria sia stata deviata proprio dalla gravità del Pianeta Nove.
I ricercatori, analizzando i dati, hanno ipotizzato che, se il Pianeta Nove esiste davvero, CNEOS14 potrebbe averlo incrociato decenni fa prima di entrare nel Sistema Solare. Lo studio, pubblicato su arXiv.org, ha suggerito un’area di cielo dove concentrare le osservazioni: le costellazioni del Toro e di Orione.
Oltre 900 candidati… ma nessuna conferma
Sulla base di questi calcoli, gli scienziati hanno individuato 939 possibili oggetti compatibili con il Pianeta Nove. Tuttavia, dopo un’analisi approfondita, nessuno di essi si è rivelato essere il pianeta cercato. Questo insuccesso non rappresenta una sconfitta: potrebbe semplicemente significare che il Pianeta Nove è più lontano, più debole, o si trova in una posizione ancora inesplorata.
Il mistero continua: esiste davvero il Pianeta Nove?
La sfida principale nella ricerca di questo pianeta è la sua estrema distanza dal Sole. Un’orbita completa potrebbe richiedere tra 10.000 e 20.000 anni, rendendolo praticamente immobile rispetto allo sfondo stellare. Gli astronomi, dunque, continuano a cercare tracce indirette della sua presenza, analizzando perturbazioni gravitazionali su altri corpi celesti.
Anche se il Pianeta Nove non è ancora stato scoperto, la sua possibile esistenza resta una delle questioni aperte più affascinanti dell’astrofisica moderna. La ricerca non si ferma, e ogni nuovo dato potrebbe avvicinarci a risolvere questo enigma cosmico.