Il cantante Peter Gabriel ha rivelato di aver salvato la vita di sua moglie usando quello che viene definito “Dr Google”: dopo aver avuto la “mazzata” dai medici, che hanno confermato come i tumori riscontrati nella moglie, di grosse dimensioni, erano incurabili l’ex star di Genesis ha trovato una soluzione pioneristica direttamente online.
A Meabh, 47 anni, sposata con l’ex stella della Genesis, è stato diagnosticato una forma aggressiva di linfoma circa 18 mesi fa e sottoposta, successivamente, a chemioterapia invalidante. Dopo essersi sentiti dire che non c’era più niente da fare, la famiglia di Meabh si è imbattuta in un trattamento, noto come terapia con cellule T CAR, online che è riuscita a curarla dopo una singola infusione.
Peter Gabriel, 68 anni, ha ringraziato i medici per aver salvato “la donna che ama” e sollecita altri malati di cancro a non mollare mai la speranza. Il miracoloso recupero della moglie ha spinto l’artista a creare una piattaforma in stile iTunes che consente a diversi medici di monitorare le condizioni di un paziente, come il cancro, le malattie cardiache o l’ictus, direttamente da casa.
Parlando con gli scienziati della conferenza internazionale Unite to Cure Fourth Vatican, Gabriel ha detto: “Ho salvato la donna che amo”, rivolgendosi poi ai malati di cancro, ha aggiunto: “Resta concentrato, cerca di avere i migliori consigli e credi in te stesso”, ha poi proseguito: “Non lasciare che nessuno dica: C’è poco che possiamo fare per te”, si legge sulle dichiarazioni rilasciate a The Telegraph .
Dopo la devastante prognosi di Meabh, la sua famiglia si imbattuta negli scienziati Dr William e Vincent Li, entrambi della The Angiogenesis Foundation, mentre cercavano disperatamente una soluzione online direttamente sui motori di ricerca, i ricercatori hanno suggerito di sottoporre Meabh alla terapia delle cellule T CAR.
Gabriel ha aggiunto che sua moglie sta proseguendo il percorso “straordinariamente bene“, ma conferma anche che il suo trattamento è costato circa un milione di dollari, ed è per questo che vorrebbe rendere tale terapia accessibile alle masse, cercando, tra l’altro, di consentire ai medici di comunicare attraverso la piattaforma sanitaria, che si chiama The Tap, dunque contribuendo a migliorare il recupero dei pazienti.
l test delle urine potrebbe rilevare tumori al seno e all’intestino, ciò è stato confermato dopo che la ricerca pubblicata il mese scorso ha suggerito che gli scienziati stanno sviluppando un test che rileva i tumori dai campioni di urina dei pazienti.
La società di ingegneria Hitachi, che ha sviluppato la tecnologia due anni fa, analizzerà 250 campioni di urina per le forme della malattia del seno, del colon e dell’infanzia con la collaborazione dell’Università di Nagoya in Giappone, il portavoce dell’azienda, Chiharu Odaira, ha dichiarato: “Se questo metodo verrà utilizzato in modo pratico, sarà molto più facile per le persone ottenere un test del cancro“.
Ha aggiunto che i bambini piccoli beneficeranno in particolare del metodo di diagnosi, che potrebbe essere disponibile nel 2020, a causa del fatto che spesso hanno paura degli aghi, la tecnologia funziona rilevando i materiali di scarto nei campioni di urina che fungono da “biomarcatori” per le forme della malattia, secondo una dichiarazione dell’azienda Hitachi, il tutto ovviamente ha lo scopo di migliorare la diagnosi precoce del cancro, salvare vite umane e ridurre i costi medici e sociali del trattamento.