Aumentano i pesticidi nelle acque, peggiora l’inquinamento.
Il Rapporto Nazionale Pesticidi nelle acque dell’Ispra del 2016, riferisce che cresce la percentuale dei punti contaminati dai pesticidi del 20% nelle acque superficiali e del 10% nelle acque sotterranee.
Nel nostro Paese si utilizzano circa 130mila tonnellate di prodotti fitosanitari ogni anno.
A questi bisogna aggiungere i biocidi, sulla distribuzione dei quali però si sa poco a nulla.
Il rapporto è stilato in base ad una serie di dati forniti dalle Regioni e dalle Agenzie regionali.
Sono gli erbicidi le sostanze nocive che si rinvengono di più, specialmente all’inizio di primavera, in periodi di particolare piovosità che consentono un trasporto più rapido e massivo di queste sostanze.
Ma si rinvengono di più anche notevoli quantità di fungicidi e insetticidi rispetto al passato.
La contaminazione risulta maggiore in alcune Regioni, come ad esempio il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna, dove vengono interessate oltre il 70% delle acque superficiali.
Si arriva addirittura a punte del 90% in Toscana e 95% in Umbria.
Per quel che riguarda le acque sotterranee, si rileva una notevole incidenza di contaminazione in Lombardia, col 50% dei punti, in Friuli, col 68,6%, e in Sicilia, col 76%.