Perchè metà Marte è diversa dall’altra metà?

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Uno dei misteri più affascinanti di Marte, scoperto negli anni ’70 grazie alle sonde Viking, riguarda la netta dicotomia tra gli altopiani meridionali e le pianure settentrionali del pianeta. Questa caratteristica geologica evidenzia un marcato contrasto di altitudine: le regioni meridionali si elevano di 5-6 chilometri rispetto a quelle settentrionali, un enigma che ha stimolato decenni di ricerche.

Perchè metà Marte è diversa da altra metà
foto@pixabay

Un pianeta diviso: differenze strutturali e geologiche

Gli altopiani meridionali di Marte, antichi e costellati da crateri, raccontano una storia diversa rispetto alle pianure settentrionali, che presentano una superficie liscia e più giovane. Studi geofisici hanno rivelato che la crosta sotto gli altopiani è significativamente più spessa, con rocce magnetizzate che suggeriscono un’origine antica. Questa differenza è stata quantificata analizzando la densità dei crateri: più crateri indicano una superficie più vecchia, confermando che le regioni meridionali sono molto più antiche rispetto alle pianure settentrionali.

Le ipotesi scientifiche si concentrano su due principali scenari per spiegare l’origine della dicotomia:

  • Ipotesi endogena: attribuisce la formazione della dicotomia a processi interni, come il movimento delle rocce fuse o delle placche tettoniche.
  • Ipotesi esogena: suggerisce che una collisione con un gigantesco asteroide possa aver scolpito il paesaggio attuale.

Il ruolo dei martemoti e le nuove scoperte

Un recente studio pubblicato su Geophysical Research Letters ha utilizzato i dati raccolti dal lander Insight della NASA per approfondire il fenomeno. Grazie all’analisi dei martemoti – l’equivalente marziano dei terremoti – registrati vicino al confine tra le due regioni, gli scienziati hanno individuato l’origine della dicotomia in processi profondi sotto la superficie del pianeta. Le onde sismiche hanno mostrato che la perdita di energia è più rapida negli altopiani meridionali, suggerendo la presenza di rocce più calde nel sottosuolo.

Questo dato supporta l’idea che la dicotomia sia il risultato di processi interni piuttosto che di eventi esterni, come impatti con asteroidi. Modelli geofisici suggeriscono che eterogeneità iniziali nella crosta marziana e il movimento delle placche tettoniche abbiano giocato un ruolo cruciale nella formazione di questa struttura unica.

Un antico oceano su Marte?

Oltre alla differenza di altitudine, alcuni studiosi ipotizzano che le pianure settentrionali di Marte possano aver ospitato un antico oceano. La presenza di specifiche formazioni geologiche e minerali potrebbe rappresentare una prova dell’esistenza di acqua liquida nel passato del Pianeta Rosso, aprendo nuove discussioni sull’abitabilità marziana e sulle condizioni per la vita.

Verso una comprensione più completa

Nonostante i progressi nella ricerca, molti interrogativi sull’origine della dicotomia marziana rimangono aperti. L’uso di un unico sismometro da parte del lander Insight limita la quantità di dati disponibili, ma le analisi finora effettuate hanno gettato nuova luce su questo antico enigma. Per arrivare a conclusioni definitive, sarà necessario raccogliere ulteriori informazioni sui martemoti e studiare più a fondo l’evoluzione del Pianeta Rosso.

Grazie a queste scoperte, il mistero della dicotomia marziana continua ad affascinare e a stimolare la comunità scientifica, avvicinandoci sempre di più alla comprensione delle origini e della complessità geologica di Marte.

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