I pazienti che erano consapevoli di assumere un placebo hanno comunque riscontrato un miglioramento del loro stato mentale.
Il concetto del placebo, un trattamento privo di principi attivi che si ritiene funzioni solo se il paziente non sa che non contiene sostanze terapeutiche, è ben noto. Tuttavia, una nuova ricerca sfida questa idea. Gli scienziati della Michigan State University (MSU) hanno scoperto che, anche se i pazienti sanno di assumere un placebo, possono comunque sperimentare una riduzione significativa dei livelli di stress, ansia e depressione.
Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Psychology: Health and Well-Being. Jason Moser, professore di psicologia alla MSU e coautore dello studio, afferma: “L’esposizione prolungata allo stress può compromettere la capacità di gestire le emozioni, portando a problemi di salute mentale. È incoraggiante vedere che anche un intervento privo di principi attivi può portare a benefici psicologici rilevanti”.
L’esperimento ha coinvolto giovani adulti del Michigan, tra i 18 e i 30 anni, che soffrivano di stress prolungato a causa della pandemia di COVID-19. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha ricevuto un placebo, costituito da capsule blu e bianche senza principi attivi, da assumere due volte al giorno per due settimane, insieme a un corso online sugli effetti dei placebo. L’altro gruppo non ha ricevuto alcun trattamento né formazione.
I risultati sono stati sorprendenti: dopo appena due settimane, coloro che avevano assunto il placebo hanno riportato una significativa riduzione dello stress e dell’ansia. Questo effetto è stato talmente marcato da essere paragonabile a quello ottenuto con tre mesi di terapia cognitivo-comportamentale.
Un aspetto particolarmente interessante di questa ricerca riguarda il ruolo delle aspettative. Sebbene i partecipanti non credessero che il placebo potesse curarli completamente, hanno comunque sperimentato un certo sollievo. “Le aspettative giocano un ruolo, ma non spiegano tutto”, affermano i ricercatori. Moser e i suoi colleghi ipotizzano che l’efficacia del placebo possa derivare da meccanismi più profondi, legati alla chimica cerebrale.
Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi approcci per il trattamento dei disturbi mentali, suggerendo che un placebo potrebbe essere un metodo efficace e a basso costo per alleviare i sintomi senza ricorrere a farmaci potenti.
Nonostante alcune limitazioni dello studio, i risultati confermano l’incredibile potere della mente. A volte, non è necessario un farmaco per migliorare il nostro stato di salute; a volte, è sufficiente credere che il miglioramento sia possibile.