Jo Bryant, un’autorità nell’ambito delle buone maniere, ha evidenziato come ci sia un comportamento ampiamente diffuso tra i viaggiatori che, sebbene possa sembrare una manifestazione di stima e ammirazione per l’abilità dei piloti, può essere interpretato in maniera molto diversa.
Si riferisce al gesto degli applausi che alcuni passeggeri fanno al momento dell’atterraggio dell’aereo, una pratica che, secondo Bryant, potrebbe trasmettere una sensazione di incredulità riguardo la riuscita dell’atterraggio, quasi come se non ci si aspettasse un risultato positivo, o potrebbe persino apparire come un commento sarcastico, in particolare se l’atterraggio è stato turbolento.
Pur notando che questa pratica si è intensificata negli anni, Bryant propone un approccio diverso per esprimere gratitudine verso l’equipaggio. Suggerisce di sostituire gli applausi con doni modesti destinati ai membri dell’equipaggio, un’alternativa che sarebbe decisamente più apprezzata e meno soggetta a fraintendimenti.
Bryant ha inoltre osservato notevoli differenze nelle usanze dei passeggeri a seconda della loro provenienza geografica.
Mentre negli Stati Uniti questa tendenza sembra essere relativamente rara, durante i voli charter in Europa è invece abbastanza frequente.
Questa variazione potrebbe essere spiegata dal fatto che molti viaggiatori su questi voli percepiscono l’esperienza del volare come un momento positivo di per sé, che si distacca dalle routine quotidiane legate al lavoro.