Uno studio recente ha esplorato perché alcune persone hanno difficoltà a memorizzare i nomi di individui appena conosciuti. Questa ricerca si concentra anche sulla frustrazione di alcuni nel non riuscire a dimenticare ricordi indesiderati, mentre altri si trovano ad affrontare il problema di dimenticare facilmente dettagli importanti, come i nomi.
Gli scienziati hanno indagato questa tematica con l’intento di trovare strategie per migliorare la correlazione tra nomi e volti. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista NPJ: Science of Learning, sono stati condotti da un team di esperti in psicologia, scienze cognitive e neuroscienze presso la Northwestern University.
L’importanza del riconoscimento dei volti e dei nomi in contesti sociali è stata sottolineata, evidenziando come il sonno giochi un ruolo cruciale in molte funzioni della memoria. Gli scienziati hanno esaminato se la riattivazione mirata della memoria durante il sonno potesse potenziare la memoria associativa e percettiva legata ai volti.
Nel corso dell’esperimento, a 24 partecipanti è stato chiesto di memorizzare 80 fotografie, ciascuna abbinata a un nome specifico. Successivamente, durante un breve sonnellino pomeridiano, è stata riprodotta una registrazione a basso volume di alcuni di questi nomi, accompagnata da musica di sottofondo. Tale intervento ha migliorato la capacità dei partecipanti di ricordare i nomi e di associarli correttamente ai volti corrispondenti, soprattutto per i nomi ascoltati durante la fase N3 del sonno.
Il sonno umano si alterna tra le fasi REM e non REM, che include tre fasi progressive: un sonno leggero immediatamente dopo l’addormentamento, un rilassamento muscolare con riduzione dell’attività cerebrale e infine un sonno profondo dove l’attività cerebrale si intensifica e possono verificarsi movimenti, sebbene il risveglio sia improbabile.
Il metodo adottato, nonostante l’uso di un piccolo campione, ha mostrato come il ricordo dei nomi possa essere migliorato risvegliando i partecipanti con una media di 1,5 nomi in più memorizzati. Gli scienziati hanno concluso che i ricordi possono essere efficacemente riattivati durante il sonno e le capacità di memoria possono essere migliorate dopo il risveglio, aprendo prospettive interessanti sull’apprendimento durante il sonno di qualità.