Per i teenager ora c’è Monkey, il social delle videochat.
Non c’è dubbio che i giovani siano i più grandi utilizzatori di smartphone e cellulari vari.
Se le persone più attempate usano lo smartphone o device simili per i motivi più disparati, anche ovviamente per lavorare, ragazzini e adolescenti passano gran parte del loro tempo chattando.
Non è bello, forse non è giusto, ma è sicuramente così. Stavolta per i teenager arriva Monkey che, a detta degli inventori, potrebbe diventare l’applicazione numero uno nell’intero pianeta. Sarà così?
Non sappiamo ma questo è il target di Isaiah Turner e Ben Pasternak, rispettivamente di 18 e 17 anni, che hanno inventato questa chat-video.
La particolarità di questa applicazione social è che può mettere in contatto casualmente, ma solo per pochi secondi, le persone in internet.
In poco tempo Monkey ha raggiunto già i duecentomila utenti. L’applicazione si trova all’interno di Snapchat e collega due persone che non si conoscono, ognuna delle quali può vedere temporaneamente solo qualche informazione sull’altra persona.
In funzione di queste informazioni, le persone decideranno se mettersi in contatto stabilmente diventando amici.
Una sorta di Facebook velocissimo, semplificato e casuale. In caso negativo, si passerà ad altro contatto.