Per alcuni la Sfinge è una formazione naturale

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Negli ultimi anni, nuove teorie hanno messo in discussione alcune delle convinzioni più radicate sulla creazione di monumenti antichi, e la Grande Sfinge di Giza non fa eccezione. Un recente studio propone una visione alternativa che potrebbe riscrivere la storia di questa iconica struttura, avanzando l’idea che la sua forma distintiva possa essere il frutto di un processo naturale anziché di un’intenzionale opera umana.

Per alcuni la Sfinge è una formazione naturale
foto@pixabay

Secondo la ricerca, condotta da un team dell’Università di New York, la Grande Sfinge potrebbe essere stata scolpita non dall’uomo ma dal vento. Gli studiosi ipotizzano che l’erosione eolica, nel corso dei millenni, abbia gradualmente modellato una formazione rocciosa preesistente, nota come “yardang”, trasformandola in ciò che oggi appare come la Sfinge. In pratica, la caratteristica silhouette della Sfinge potrebbe essere il risultato di un processo naturale di deterioramento del terreno, piuttosto che di una costruzione deliberata.

Il team ha sviluppato questa ipotesi basandosi su esperimenti che simulano l’erosione attraverso modelli in argilla. Collocando questi modelli in una galleria di flusso d’acqua, i ricercatori hanno osservato come l’acqua e il vento abbiano progressivamente eroso la superficie, fino a creare una forma che richiama la testa e il collo di un leone, caratteristiche che richiamano la forma della Sfinge.

Leif Ristroph, leader del progetto, ha dichiarato che i loro risultati suggeriscono che formazioni simili a quelle della Sfinge possono emergere attraverso processi naturali. Tuttavia, Ristroph ha anche riconosciuto che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se esistesse una formazione yardang naturale a Giza, prima che gli antichi Egizi iniziassero i lavori di modellazione.

Nonostante questa nuova teoria, gli studiosi non negano il contributo umano nella definizione finale della Sfinge. Elementi come i dettagli del volto, infatti, sono chiaramente opera di scultori egiziani. A sostegno di questa teoria interviene anche l’egittologa Catherine Bard, la quale suggerisce che l’erosione naturale potrebbe aver giocato un ruolo nella creazione della forma primitiva della Sfinge. Tuttavia, Bard sottolinea che, sebbene esistano yardang in Egitto, la forma della Sfinge rimane unica nel suo genere.

Nonostante l’interesse suscitato dalla ricerca, la comunità scientifica rimane cauta. Molti esperti evidenziano che le prove presentate non sono ancora sufficienti per concludere che la Sfinge di Giza abbia avuto origine da una formazione naturale preesistente. Nuove ricerche e indagini potrebbero fare luce sulle origini esatte di questo antico e misterioso monumento.

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