Negli ultimi anni è dovuta intervenire la legge ad “obbligare” i genitori italiani a vaccinare i propri figli: dopo secoli di progressi scientifici, la temibile corrente no-vax ha inculcato in tanti, troppi, l’idea che i vaccini sono inutili quando non dannosi o letali.
Una bugia senza fondamento, ma che ha attecchito a tal punto che troppi genitori scelgono di far rischiare la vita ai propri figli, con virus fino a qualche anno fa quasi debellati, pur di non vaccinarli.
Ma i vaccini non sono importanti solo per gli uomini: anche la salute dei nostri amici a 4 zampe deve essere tutelata, per evitare che virus particolarmente aggressivi li riducano in fin di vita.
In questi giorni, ad esempio, pare si stia diffondendo una vera e propria epidemia di parvovirosi: già decine di cani sono deceduti, specialmente nella città di Genova, ma l’infezione si sta diffondendo in molte altre zone dello stivale.
La parvovirosi è una malattia virale molto contagiosa, che può essere potenzialmente fatale, specialmente nei cuccioli non vaccinati.
Viene considerata come una gastrointerite e viene trasmessa ai vari animali attraverso le feci di soggetti già infetti. questa tipologia di virus attacca i cani di età compresa tra le 6 settimane ed i 6 mesi, ma può capitare che vengano colpiti anche gli animali di età maggiore e resta in incubazione per un periodo che va dai 3 ai 7 giorni.
La malattia è caratterizzata dalla presenza dei seguenti sintomi: febbre elevata, diarrea emorragica, spossatezza. In particolare la febbre e la diarrea emorragica, assieme all’inappetenza, destano maggiore preoccupazione, in quanto il cane va incontro a disidratazione.
Come abbiamo detto, per la prevenzione, si consiglia la vaccinazione a partire dalle 8 settimane e, in caso di contagio, la cura consiste nella somministrazione di antibiotici e di farmaci anti vomito.