Ti è mai successo di parlare da solo mentre cercavi le chiavi o mentre organizzavi mentalmente la giornata? Se ti sei sentito un po’ strano nel farlo, sappi che la psicologia ha una visione ben diversa: parlare da soli non solo è normale, ma può essere un’ottima strategia per migliorare concentrazione, memoria e gestione delle emozioni.

Parlare da soli fa bene al cervello
Contrariamente a quanto molti pensano, rivolgersi a se stessi non è segno di stranezza. Anzi, secondo diversi studi psicologici, verbalizzare i propri pensieri è un modo efficace per “riordinare” la mente. È come svuotare e sistemare un cassetto pieno di idee: parlando, diamo struttura ai pensieri e trasformiamo concetti astratti in azioni concrete.
Per esempio, ripetere ad alta voce i passaggi di una procedura lavorativa o gli ingredienti di una ricetta può aiutare a mantenere la concentrazione e a non dimenticare nulla. Il suono della nostra voce attiva aree cerebrali legate alla memoria, fungendo da “navigatore interno” nelle attività quotidiane.
Il potere del dialogo interiore
Parlare da soli è anche un ottimo alleato nel problem solving. Quando affrontiamo una sfida e la esprimiamo verbalmente, anche in assenza di interlocutori, stimoliamo il pensiero logico e la riflessione. È come se la nostra mente si dividesse in due: una parte che espone il problema e l’altra che lo ascolta e lo analizza.
Questa tecnica è utilizzata, per esempio, da molti atleti professionisti, che ripetono frasi motivazionali o strategie durante le competizioni per restare focalizzati sull’obiettivo.
Una pratica utile a tutte le età
Nei bambini, parlare da soli è parte naturale dello sviluppo: li aiuta a rafforzare il linguaggio, a comprendere le dinamiche sociali e a esplorare le emozioni. Ma anche in età adulta e anziana questa abitudine può avere benefici concreti.
Per le persone anziane, specialmente quelle che vivono da sole, il dialogo con se stessi è un esercizio cognitivo utile per mantenere attiva la memoria e ridurre la sensazione di isolamento. Ripetere una lista della spesa, raccontare cosa si sta facendo o rievocare ricordi può stimolare il cervello in modo positivo.
Quando preoccuparsi?
Nella maggior parte dei casi, parlare da soli è un comportamento sano e benefico. Tuttavia, è importante prestare attenzione se compaiono segnali come risposte a voci immaginarie, linguaggio aggressivo o comportamenti che interferiscono con il lavoro e la vita sociale. In questi casi, è consigliabile consultare uno specialista.
Conclusione
Parlare da soli è una strategia naturale che aiuta a fare chiarezza nei pensieri, a migliorare le performance cognitive e ad affrontare meglio la quotidianità. Quindi, la prossima volta che ti trovi a chiacchierare con te stesso, ricorda: stai semplicemente mettendo in pratica una forma di auto-aiuto riconosciuta dalla scienza.