Nella giornata di giovedì il nostro amato Papa Francesco ha spento ben 79 candeline.
Un compleanno che il Sommo Pontefice ha voluto festeggiare a modo suo, com’è nel suo stile e nella sua indole.
Bergoglio nei giorni precedenti si era raccomandato che per il suo compleanno non desiderava nulla, che sarebbe stata una giornata come le altre, dedita al lavoro e alle solite cose: e invece da tutto il mondo sono arrivati milioni di messaggi di auguri, in tutte le forme possibili.
Una festa a sorpresa è stata organizzata dalle suore e più tardi un’altra dai ragazzi dell’Azione Cattolica ricevuti per il tradizionale scambio di auguri natalizi, che dopo gli auspici per un mondo di pace, solidarietà e amore, hanno portato a Bergoglio una bella torta tutta decorata, con tanto di candeline sopra.
Ai giovani ha fatto una domanda: «Ma che cosa significa viaggiare verso il Signore? Significa percorrere la strada del bene, non quella del male; la strada del perdono non quella della vendetta; la strada della pace, non quella della guerra; la strada della solidarietà, non quella dell’egoismo».
Nella stessa giornata ha rinnovato il suo monito contro la violenza. “L’anno che sta per concludersi è stato segnato dal moltiplicarsi di conflitti violenti, bellici e terroristici”. Una situazione che però “sta provocando nelle coscienze più mature sempre più una reazione non violenta ma spirituale e morale, che siamo chiamati ad alimentare con i mezzi a nostra disposizione”, ha detto Francesco ricevendo le credenziali dei nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di Guinea, Lettonia, India e Bahrein. Da Bergoglio è venuto un “pressante appello ai responsabili degli Stati” perché’ compiano “gesti concreti” a favore di chi soffre per la mancanza di lavoro, di un tetto e per i contadini che non hanno terre.