Papa Francesco alla vigilia del lungo viaggio che lo porterà a Cuba, ha registrato una videoconferenza al termine della quale ha simbolicamente seppellito un proiettile sotto un alberello di ulivo.
La videoconferenza registrata dal Papa, e trasmessa dalla CNN spagnola, era dedicata a spettatori di eccellenza: i giovani cubani e americani della “Scholas Occurrentes”, la rete mondiale di istituti educativi fortemente voluta dal pontefice stesso.
Il Papa ha risposto alle tante domande poste dagli studenti. A un ragazzo cubano sui danni che sta causando a Cuba l’embargo USA, il Papa ha risposto: “Bisogna costruire ponti affinché ci sia un’amicizia sociale”.
E quasi a confermare quanto affermato, alla fine del collegamento, il Papa estrae a sorpresa un proiettile dalla tasca e lo va a seppellire sotto una pianta d’ulivo. Il simbolismo è chiaro: basta più guerre.
Da dove è spuntato quel proiettile? A svelare l’arcano Bergoglio stesso il quale racconta che è stato un ragazzo che vive in un Paese dove la guerra regna sovrana a darglielo.
Per quanto riguarda l’ulivo, simbolo della pace, erano stati i giovani dell’Avana e di New York a piantarlo insieme e poi portato a Roma.
Alla fine della videoconferenza, i ragazzi hanno ricevuto la benedizione del Papa che è stata accompagnata dalle parole: “Pregate per me e non abbiate paura: la paura paralizza. Il futuro è nelle vostre mani”.