Emergono dettagli sorprendenti sull’omicidio del presidente John F. Kennedy grazie a 2.400 nuovi documenti recentemente desecretati. L’inedita task force guidata da Donald Trump, con a capo Anna Paulina Luna, ipotizza che Lee Harvey Oswald non abbia agito da solo. L’eventualità di un secondo tiratore, mai confermata ufficialmente, riporta l’attenzione su una delle più celebri teorie cospirative americane: il colpo fatale potrebbe provenire da un’altra posizione, forse proprio dalla celebre “collinetta erbosa” (the grassy knoll).
![Nuovi file su assassinio di JFK spunta ipotesi di un secondo tiratore](https://www.veb.it/wp-content/uploads/2025/02/Nuovi-file-su-assassinio-di-JFK-spunta-ipotesi-di-un-secondo-tiratore.webp)
La svolta: una nuova indagine sull’assassinio di JFK
Le autorità statunitensi hanno scoperto 2.400 nuovi file relativi al tragico evento del 1963, quando JFK fu ucciso a Dallas. Anna Paulina Luna, nominata da Trump alla guida dell’unità per la declassificazione dei documenti federali, ha lasciato intendere che la CIA potesse già conoscere in anticipo il piano d’azione che costò la vita al presidente. Se ciò fosse confermato, molti dei film e dei libri che sostengono la teoria del “pistolero solitario” subirebbero un duro colpo, e l’ex presidente Trump potrebbe acquisire nuova popolarità come “colui che smaschera la verità” nei confronti dello Stato profondo.
“Sulla base di ciò che ho visto finora, la prima udienza del Congresso sembra aver sbagliato quando ha parlato di un singolo proiettile. Ritengo che i tiratori siano stati almeno due” – ha dichiarato Luna, suggerendo che i documenti finora secretati possano ribaltare quanto stabilito in passato.
Perché un secondo tiratore? Le motivazioni di Anna Paulina Luna
Secondo la nuova responsabile della task force, la verità su JFK sarebbe stata manipolata per decenni da informazioni parziali e omissioni mirate. Luna ritiene che la diffusione integrale dei documenti ridurrebbe le congetture, spesso alimentate dalla mancanza di trasparenza. Il suo gruppo ha promesso di pubblicare tutti i file mai rilasciati non solo sull’omicidio di John F. Kennedy, ma anche su altri misteriosi assassinii, tra cui quello del fratello Robert Kennedy e del leader per i diritti civili Martin Luther King Jr.
La visione di Luna è chiara: le precedenti inchieste, secondo lei, erano limitate perché non potevano accedere a tutti i documenti ora disponibili. L’obiettivo è indagare a fondo e rendere pubblici i fascicoli, così da offrire agli americani la possibilità di conoscere ogni dettaglio.
La portata delle possibili rivelazioni: da Epstein all’11 settembre
Oltre all’assassinio di JFK, la squadra voluta da Trump potrebbe fare luce su altri capitoli controversi della storia recente americana:
- Jeffrey Epstein: il finanziere coinvolto nel traffico di minori, la cui morte ha sollevato numerose ipotesi cospirative.
- Attacchi dell’11 settembre 2001: la divulgazione di ulteriori informazioni su come e perché si siano svolti potrebbe modificare l’opinione pubblica sui tragici eventi di New York e Washington.
- Origini del Covid-19: un altro tema che la task force sembra interessata a esplorare.
- UFO e fenomeni aerei non identificati: la ricerca di documenti potrebbe ampliarsi anche a quest’area, da sempre oggetto di speculazioni.
Il primo passo concreto, però, rimane lo svelamento di tutto il materiale legato al 22 novembre 1963.
Testimoni in aula: chi ha visto JFK dopo la sparatoria
La task force intende convocare i testimoni oculari ancora in vita: tra questi, alcuni sarebbero stati presenti nella sala operatoria in cui JFK venne trasportato d’urgenza subito dopo essere stato colpito. L’obiettivo è ricostruire quei momenti cruciali, spesso avvolti dal mistero e raccontati solo da ricostruzioni di terze parti.
“Speriamo di ascoltare chi era fisicamente presente e aprire le udienze al pubblico, affinché la gente sappia davvero cosa è accaduto.” – ha aggiunto Luna.
Il contesto storico: perché la tesi del secondo tiratore è così rilevante
La Commissione Warren, incaricata di indagare sull’omicidio, concluse che Oswald avesse agito in solitaria, sparando dal Texas School Book Depository. Tuttavia, diverse testimonianze affermarono di aver udito colpi provenienti dalla famosa “collinetta erbosa”, distante circa 200 piedi dall’edificio dove si trovava Oswald.
Nel corso degli anni, numerosi libri, documentari e sondaggi hanno ribadito dubbi su questa versione ufficiale. Basti pensare che due terzi degli americani, secondo un recente rilevamento, non credono alla colpevolezza esclusiva di Lee Harvey Oswald. Alcuni sostengono un coinvolgimento della mafia, altri parlano di agenti governativi deviati, e c’è persino chi ipotizza che lo stesso Oswald fosse un agente CIA.
Il ruolo dei Kennedy: dalle dichiarazioni di RFK Jr. alla reazione del nipote di JFK
Robert F. Kennedy Jr., che ha ricoperto il ruolo di Segretario della Salute e dei Servizi Umani su nomina di Trump, ha più volte sostenuto l’esistenza di cospirazioni dietro la morte di suo padre Robert e di suo zio John. Per contro, Jack Schlossberg, nipote di JFK, ha invece definito la vicenda “una tragedia che non doveva accadere”, invitando a non cedere alla tentazione del complottismo e a concentrarsi sui fatti reali.
Perché Trump potrebbe trarne vantaggio politico
Diversi analisti sottolineano che la scelta di declassificare i file JFK darebbe lustro a Donald Trump come figura anti-“stato profondo”. La dottoressa Emma Shortis, dell’Australia Institute, ritiene che la divulgazione dei documenti accrescerebbe l’attrattiva politica di Trump, consolidando la sua immagine di leader pronto a fare chiarezza, anche a costo di sfidare i vertici dell’intelligence.
Jefferson Morley, vice presidente della Mary Ferrell Foundation – dedicata alla conservazione dei file su JFK – ha affermato che questa mossa si è rivelata “un’ottima strategia politica” per Trump, attirando l’attenzione di chi ritiene che la versione ufficiale sia incompleta o manipolata.
Conclusioni
Le nuove rivelazioni potrebbero riscrivere la storia dell’assassinio di John F. Kennedy e influenzare l’intero dibattito sulle teorie del complotto negli Stati Uniti. Se davvero emergeranno prove di un secondo tiratore, l’impatto sull’opinione pubblica sarà dirompente e getterà nuove ombre sulle istituzioni americane del tempo. Intanto, l’America e il mondo restano in attesa di scoprire quali segreti verranno finalmente svelati.