Non possiamo decidere nulla, il libero arbitrio non esiste

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La questione del libero arbitrio è stata un argomento di dibattito prolungato tra accademici e pensatori, mettendo in luce se le persone possano realmente fare scelte autonomamente o se siano invece guidate da fattori esterni. Tradizionalmente, prevale l’idea che siamo capaci di decisioni proprie, una concezione che gioca un ruolo cruciale nelle basi della nostra società, influenzando nozioni quali la responsabilità e la moralità.

Non possiamo decidere nulla il libero arbitrio non esiste
Foto@Pixabay

Contrariamente a questa visione, Robert Sapolsky, neurobiologo presso l’Università di Stanford, ha introdotto una prospettiva innovativa e controversa. Basandosi su decenni di ricerca sul comportamento di uomini e animali, propone che il concetto di libero arbitrio sia meramente illusorio.

Secondo Sapolsky, le azioni umane non sono frutto di una scelta conscia, rendendo obsoleti i concetti di merito e colpa. Nel suo libro “Determinate: A Science of Life Without Free Will“, argomenta che per l’esistenza del libero arbitrio, questo dovrebbe operare al di là dell’influenza di qualsiasi condizionamento esterno, un’idea che ritiene non realistica.

Un punto di riferimento importante in questa discussione è l’esperimento condotto da Benjamin Libet negli anni ’80, che ha evidenziato come il cervello prenda decisioni prima che ne siamo consapevolmente intenzionati, mettendo in discussione la nostra esperienza della volontà propria.

Tuttavia, le affermazioni di Sapolsky non sono state universalmente accettate, incontrando opposizione da parte di figure come Saul Smilansky, un filosofo, e Peter U. Tse, un neuroscienziato. Questi critici evidenziano i rischi sociali nell’abbandonare l’idea del libero arbitrio e contestano l’interpretazione dei dati neuroscientifici fatta da Sapolsky.

Sebbene convinto delle sue conclusioni, Sapolsky riconosce che l’adozione delle sue teorie nella società potrebbe incontrare ostacoli. Rimane fermamente dell’opinione che un approccio deterministico non precluda la possibilità di progresso o miglioramento sociale.

In conclusione, il dibattito tra libero arbitrio e determinismo è tutt’altro che risolto, sottolineando la necessità di un’analisi ponderata e aperta verso questa complessa tematica.

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