Nokia porta la rete 4G sulla Luna

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La corsa allo spazio si arricchisce di un nuovo capitolo: Nokia è pronta a testare la prima rete cellulare 4G sulla Luna. L’obiettivo è dimostrare che la tecnologia può reggere le condizioni estreme del nostro satellite e, in futuro, supportare le missioni umane permanenti. Ecco i dettagli dell’innovativa missione IM-2 e le possibili implicazioni per l’esplorazione lunare.

Nokia porta la rete 4G sulla Luna

Un nuovo sbarco sulla Luna: la missione IM-2

A fine mese, Intuitive Machines, azienda statunitense specializzata in voli spaziali commerciali, darà il via alla sua seconda missione lunare dal Kennedy Space Center della NASA. Il progetto prevede l’invio di:

  • Un lander
  • Un rover
  • Un hopper (un piccolo veicolo destinato a saltellare sulla superficie lunare)
  • Un satellite per le comunicazioni in orbita

Il sito di atterraggio è situato nelle vicinanze del polo sud lunare, un’area di particolare interesse perché potrebbe contenere ghiaccio d’acqua. Mentre il focus principale resta l’esplorazione, la missione IM-2 ospiterà un’innovazione inedita: la prima rete cellulare 4G completamente funzionante a lasciare la Terra.


Perché una rete cellulare sulla Luna?

Fino ad oggi le comunicazioni lunari si sono sempre basate su sistemi radio punto-punto, che richiedono visibilità diretta tra trasmettitore e ricevitore. Questa soluzione ha funzionato per le missioni passate, dove c’era un numero limitato di dispositivi e una bassa necessità di trasferimento dati. Tuttavia, il programma Artemis della NASA, intenzionato a riportare gli astronauti sulla Luna già nel 2028 e a creare un habitat permanente entro il 2030, cambia completamente lo scenario:

  • Maggior numero di dispositivi: i futuri insediamenti lunari avranno rover, lander, habitat e astronauti da collegare tra loro.
  • Maggiore esigenza di dati: video in alta risoluzione, analisi scientifiche e sistemi di comunicazione avanzati richiedono velocità di trasmissione superiori.

Una rete cellulare 4G (e in prospettiva 5G) offrirebbe, secondo gli esperti, velocità più elevate, copertura più ampia e connettività per un numero maggiore di dispositivi in contemporanea.


Tecnologia 4G resistente alle radiazioni

Nokia, incaricata dalla NASA di sviluppare questa rete, ha lavorato su componenti progettati per:

  • Resistere alle radiazioni cosmiche
  • Operare sotto temperature estreme
  • Sopportare le vibrazioni di lancio, volo e atterraggio

Il cuore del sistema è una sorta di “rete in una scatola” che include tutto il necessario per attivare una connessione 4G, eccetto l’antenna e l’alimentazione, fornite rispettivamente dal lander e dai suoi pannelli solari.


Rete 4G sulla Luna: come funzionerà nella missione IM-2

Durante IM-2, la rete servirà a mettere in comunicazione il lander con il rover e l’hopper. Ci si aspetta che tutto funzioni per alcuni giorni, finché le condizioni ambientali lo permetteranno (la caduta della notte lunare, infatti, è spesso letale per i veicoli spaziali non dotati di sistemi di riscaldamento particolarmente avanzati).

In futuro, Nokia vuole installare una rete cellulare 4G o 5G su larga scala, capace di coprire non solo gli habitat del programma Artemis, ma anche l’area circostante. Inoltre, l’azienda sta sviluppando tecnologie in grado di integrare le comunicazioni cellulari direttamente nelle tute spaziali di prossima generazione.


Impatto sulle frequenze radio: la questione dell’astronomia

Non tutti però sono entusiasti. Le frequenze generalmente usate dalle reti 4G (tra 700 MHz e 2,6 GHz) si sovrappongono parzialmente a quelle impiegate dagli astronomi per le osservazioni radio. Un forte segnale proveniente dalla Luna potrebbe dunque interferire con i radiotelescopi, già alle prese con costellazioni di satelliti per telecomunicazioni come Starlink.

In aggiunta, le attuali regole internazionali (ITU-R) prevedono specifiche bande radio per le missioni lunari, e la 4G non ne fa parte. Per questa missione, Nokia ha ottenuto un’autorizzazione speciale, ma un’eventuale implementazione permanente dovrà necessariamente adeguarsi a bande dedicate, limitando così i possibili conflitti con l’astronomia.


Futuro lunare: potresti usare il tuo smartphone?

Uno degli aspetti più curiosi di questa tecnologia è la sua compatibilità con gli standard terrestri 4G e 5G. In teoria, se il tuo telefono fosse in grado di sopravvivere alle estreme condizioni lunari (temperature e radiazioni), potrebbe collegarsi alla rete, a patto di essere inserito tra i dispositivi approvati e di disporre di una “SIM lunare”.

Sebbene possa sembrare fantascienza, Nokia e i suoi partner ritengono che la creazione di un’infrastruttura di rete mobile sia un elemento chiave per l’espansione delle attività umane sulla Luna. Dopotutto, in un futuro non troppo lontano, potremmo assistere alla nascita di una vera e propria “economia lunare”, con scambi commerciali, strutture abitative e ricerche scientifiche all’avanguardia.


Conclusioni

La missione IM-2 di Intuitive Machines apre la strada a una nuova era delle telecomunicazioni spaziali, testando sul campo la capacità di una rete cellulare 4G di resistere alle sfide lunari. Mentre la NASA accelera i piani per stabilire un habitat permanente sulla Luna con il programma Artemis, soluzioni come quelle di Nokia potrebbero costituire le fondamenta per le comunicazioni del futuro.
Tuttavia, restano ancora da risolvere questioni cruciali come la gestione delle frequenze radio e il rischio di interferenze con le osservazioni astronomiche. Sarà quindi fondamentale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la salvaguardia della scienza.
Se tutto andrà secondo i piani, la prossima volta che guarderemo la Luna, potremmo vederla un po’ più vicina al nostro modo di comunicare: con un segnale 4G (o 5G) che abbraccia il suo terreno polveroso.

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