Gli scienziati sono propensi a propensi a credere che lui sia il buco nero più attivo di sempre: si chiama GS2023+338, ha una massa 10 volte quella del Sole e fa coppia fissa con la piccola stella V404 Cygni, delle dimensioni del nostro Sole.
Individuato proprio mentre si trovava intento a divorare la parte esterna della stella compresa nel suo campo gravitazionale, denominata V404 Cygni, il super buco nero si trova all’interno della costellazione del Cigno, ad una ragguardevole distanza dalla nostra ubicazione pari a circa 5 mila anni luce.
Il buco nero è stato in realtà scoperto 25 anni fa dal satellite giapponese Ginga, ma la stella ”poi si è ‘spenta’ ed è rimasta così per oltre 20 anni”, ha spiegato Pietro Ubertini, dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (Iaps) dell’Inaf.
“Quel bagliore in quella porzione di cielo non si vedeva da anni, ma ora è esploso in tutta la sua magnificenza. Se dovessimo paragonare il fenomeno in campo ottico, sarebbe come vedere in cielo un altro Sole, ma 50 volte più brillante. La gravità del buco nero accelera la materia a velocità vicine a quella della luce, raggiungendo temperature elevatissime, un fatto mai osservato prima ed è il sogno della vita per tutti noi astrofisici”, ha spiegato ancora Ubertini.
Secondo gli scienziati tutta l’energia che il buco nero strappa alla piccola stella basterebbe a distruggere la vita su gli altri pianeti del sistema.