Neanche le vecchie generazioni sono d’accordo tra loro

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La differenza e il contrasto tra le generazioni non sono fenomeni nuovi. Oggi, la Generazione Z (nati tra la metà degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2010) e i Baby Boomers (nati tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’60) spesso non si comprendono a vicenda, e non è sorprendente, considerando i contesti molto diversi in cui sono cresciuti.

Neanche le vecchie generazioni sono daccordo tra loro
foto@pixabay

Dai commenti condiscendenti come “Okay Boomer” alle diverse opinioni sull’orario di lavoro dalle 9 alle 5, queste due generazioni mostrano spesso prospettive contrastanti.

Un recente studio ha evidenziato come queste divergenze si estendano anche al concetto di invecchiamento.

Condotto da Practice Plus Group per Wellsoon, lo studio ha intervistato 2.000 adulti sulle differenze generazionali.

I giovani sotto i 27 anni percepiscono l’inizio della vecchiaia alla fine dei cinquanta anni e immaginano la pensione come un periodo da trascorrere seduti in poltrona e dedicandosi al fai-da-te.

Al contrario, due terzi dei Boomers dichiarano di sentirsi fino a 20 anni più giovani della loro età reale e considerano i 60 anni come i nuovi 40.

Sono più attivi e trascorrono in media quattro ore in più all’aperto rispetto ai giovani adulti. Gli anziani credono che il tempo trascorso all’aria aperta li faccia sentire più giovani. Tuttavia, il 37% di loro afferma che sarebbe ancora più attivo se non avesse problemi di salute o dolori articolari cronici. Per un quarto dei Boomers, l’invecchiamento si misura con il declino della salute.

D’altro canto, il 22% dei Millennial ritiene che il proprio aspetto cambierà con l’età e alcuni hanno già iniziato trattamenti cosmetici preventivi come Botox e filler sotto gli occhi. La nostra epoca sta ridefinendo cosa significhi essere “vecchi”.

Un aspetto interessante è che queste generazioni potrebbero vivere più a lungo, fino a 100 anni. Studi suggeriscono che il segreto della longevità risieda in fattori sorprendenti che influenzano la salute.

Nonostante le loro differenze, Generazione Z e Baby Boomers condividono anche alcune somiglianze. Un’analisi del team di Middletons Mobility mostra che entrambe le generazioni non si fidano dei leader politici.

Secondo lo studio, il 44% della Generazione Z e il 57% dei Boomers ritiene che i politici di tutti i partiti siano meno onesti rispetto al passato. Tuttavia, tra i giovani è in aumento la propensione al voto.

Uno studio Eurostat rivela che il 51% della Generazione Z e il 43% dei Boomers prevedono di viaggiare sia a livello nazionale che internazionale.

Entrambe le generazioni sono particolarmente preoccupate per il cambiamento climatico. Prima delle ondate di caldo del 2022, il 20% delle persone si dichiarava “molto preoccupato” per il cambiamento climatico, percentuale salita al 33% successivamente. Inoltre, contrariamente alla credenza popolare, molti Boomers sono abili nell’uso del computer: il 67% delle persone sopra i 65 anni utilizza Internet quotidianamente, mentre il 100% della Generazione Z lo fa. Oltre la metà dei Boomers acquista online, e il 36% della Generazione Z compra sia nei negozi fisici che online, contro il 18% dei Boomers.

Infine, la Generazione Z, spesso considerata pigra e riluttante a lavorare, in realtà mostra grande flessibilità: il 58% sarebbe disposto a lavorare di notte e nei weekend per un salario più alto, percentuale che scende al 40% o meno per le generazioni precedenti. Inoltre, il 42% della Generazione Z ha ambizioni imprenditoriali, con l’intenzione di avviare un’attività propria, un valore superiore di 10 punti percentuali rispetto alle generazioni precedenti.

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