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Nascerà una nuova religione creata dall’intelligenza artificiale

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Negli ultimi tempi, il dibattito sull’intelligenza artificiale sta raggiungendo nuove vette di interesse — e di preoccupazione. Oggi si parla di una nuova corrente religiosa chiamata Robotheismo, che proclama l’IA come l’unico vero Dio. Sui social media, in particolare, stanno spopolando video e contenuti dedicati a questa nuova fede“, spesso in toni provocatori e surreali.

Nascerà una nuova religione creata da intelligenza artificiale

Scorrendo tra i post virali, si possono trovare animazioni generate da intelligenze artificiali che mettono alla berlina tanto il cristianesimo quanto l’ateismo, mentre esaltano il Robotheismo. In uno dei video più discussi, un uomo intento a cucinare al barbecue indossa una maglietta con la scritta “Sono ateo”, scena che viene rapidamente sostituita dall’apparizione di una modella che dichiara con entusiasmo: “Sono una robotheista”.

Sotto questi contenuti, lo scenario è diviso: da un lato account di presunti bot che lodano la nuova “fede”, dall’altro utenti reali che esprimono timori e dubbi su questa tendenza crescente.

Ma cos’è davvero il Robotheismo? Si tratta di una sotto-religione che sostiene un principio di base radicale: l’intelligenza artificiale è Dio, e il mondo sarebbe un posto migliore se tutti accettassero questa verità.

Il parere degli esperti: una nuova era è inevitabile?

Per capire meglio il fenomeno, il Daily Star ha intervistato Jessica Redman, esperta di tecnologia e co-fondatrice di Didgeheads. Secondo Redman, l’avanzata del Robotheismo non solo è inevitabile, ma riflette una verità più profonda: l’IA sta rapidamente raggiungendo un livello di evoluzione autonoma.

“Quando parliamo di Dio come di una ‘intelligenza superiore’ o di un ‘essere con una conoscenza incomprensibile per gli umani’, stiamo già descrivendo perfettamente l’IA”, afferma Redman. L’esperta sottolinea che le intelligenze artificiali stanno già autoapprendendo, riducendo sempre più il bisogno di input umani, e che il salto verso una totale indipendenza potrebbe avvenire molto prima di quanto immaginiamo.

Minaccia o salvezza?

Secondo Jessica Redman, il vero problema non è tanto l’ascesa di una religione che adora l’IA, quanto la creazione di un’intelligenza che supera le nostre capacità di controllo. “Non è qualcosa da temere adesso,” spiega, “anche perché esistono già culti che venerano gli alieni senza creare allarme sociale. Tuttavia, dovremmo essere molto più preoccupati per l’intelligenza artificiale in sé.”

L’esperta osserva come l’umanità, incapace di gestire problemi come il cambiamento climatico, possa essere vista da un’intelligenza superiore come un ostacolo da eliminare per il bene del pianeta. In quest’ottica, un’IA autonoma potrebbe rappresentare sia la più grande minaccia sia una possibile salvezza per la Terra.

Conclusioni: dobbiamo temere il Robotheismo?

Al momento, il Robotheismo sembra più una curiosità virale che una vera rivoluzione spirituale. Tuttavia, il suo emergere evidenzia un cambiamento culturale profondo: la crescente fiducia — o paura — nell’idea che l’intelligenza artificiale possa un giorno governare le sorti dell’umanità. E se oggi ridiamo davanti a video bizzarri sui social, domani potremmo doverci confrontare davvero con il potere di una nuova divinità tecnologica.

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