La NASA starebbe progettando di distruggere un asteroide molto grande in avvicinamento verso la Terra.
L’agenzia spaziale statunitense, come riferisce il DailyStar, sta lavorando alla fase più importante del test denominato “DART” ovvero il “reindirizzamento” di eventuali asteroidi con possibili rotte di collisioni con il nostro pianeta.
L’esperimento sarà l’ultimo nella missione della NASA per proteggere la Terra dagli possibili impatti con asteroidi, che potrebbero essere devastanti.
Nel 2021, la NASA mira a testare definitivamente il nuovo sistema di difesa distruggendo un asteroide attraverso un veicolo spaziale.
Gli esperti spaziali sono preoccupati che un asteroide possa potenzialmente schiantarsi sulla Terra causando danni catastrofici.
A seconda delle dimensioni della roccia, potrebbe causare un evento di estinzione di massa, come quello che già in passato ha spazzato via i dinosauri, innescando una mini glaciazione.
L’asteroide che la NASA mira a colpire non è in realtà una minaccia per la Terra, ma distruggendolo, l’equipaggio di DART sarà in grado di vedere se una deflessione simile potrebbe funzionare su futuri asteroidi.
Nel test, un velivolo della NASA colpirà il suo bersaglio, l’asteroide Didymos, per vedere se può cambiare con successo la direzione del corpo.
Didymos ha un diametro di circa 800 metri ed ha un corpo in orbita secondaria, noto come “luna“, che misura 150 metri.
Usando la tecnologia più avanzata, questa sorta di veicolo spaziale si schianterebbe contro il satellite più piccolo a una distanza di 11 milioni di km dalla Terra.
Nancy Chabot, scienziata planetaria presso il laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University e collaboratrice del progetto per il team DART, ha dichiarato a Space.com: “La difesa planetaria riguarda davvero l’attuale sistema solare e cosa faremo nel presente”.
“È interessante, perché è una missione spaziale, ma i telescopi sono una parte così importante per riuscire ad avere successo“.
“Dobbiamo sapere dov’è questa luna per poterla colpire, per ottenere la massima deflessione“.
“Diamo per scontato che sappiamo dove tutto è in ogni momento. Comprendiamo dov’è il sistema nel suo complesso, ma nello specifico in cui quella luna sarà, richiede un preciso tracciamento, perché vogliamo provare a colpirla frontalmente“.
“Per fare qualcosa di simile, avremmo anche bisogno di un tempo di preavviso molto lungo, l’idea di un impattatore cinetico non è assolutamente come il film ‘Armageddon’, dove all’ultimo momento con un lancio puoi salvare la Terra“.
“Questo è un qualcosa che puoi fare in cinque, dieci, quindici, venti anni di anticipo, spingi delicatamente l’asteroide in modo che possa deviare il suo percorso“.