Ormai ci siamo: oggi, 4 luglio 2016, storico rendez vous fra la sonda Nasa Juno e Giove.
Il viaggio di Juno è stato lungo: 500 milioni di chilometri. Ora finalmente la sonda è arrivata a un passo da Giove.
Juno è chiamata ad analizzare e studiare non solo il nostro Sistema Solare con le sue spettacolari aurore ma anche, e soprattutto, a svelare i segreti del Pianeta Giove.
La sonda, che orbita intorno a Giove ormai da cinque anni, passerà al setaccio la magnetosfera, l’aurora e l’atmosfera superficiale del Pianeta fino a mille chilometri di profondità.
E prima che la gravità del Pianeta risucchi fino a farla schiantare, raccoglierà, e invierà sulla Terra, più dati e foto possibili.
La missione Juno, che fa parte del programma “New Frontiers” della Nasa, ha lo scopo di cercare l’origine del campo magnetico di Giove, di misurare la quantità di acqua presente nella sua atmosfera, di studiare nel dettaglio la sua composizione atmosferica e i sui venti (andamento e velocità).
Ricordiamo che l’Italia contribuisce alla missione con l’Agenzia Spaziale italiane (Asi) e l’Istituto Nazionale di Astyrfisica (Inaf).
Inoltre anche lo spettrometro a infrarossi Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), e lo strumento di radioscienza KaT (Ka-Band Translator), sono Made in Italy poiché realizzati dalla Divisione Avionica di Leonardo – Finmeccanica il primo e da Thales Alenia Space Italia il secondo.
La sonda Juno porta una placca dedicata a Galileo Galilei fornita dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Si tratta della copia in alluminio del manoscritto in cui Galilei ha descritto per la prima volta le quattro lune di Giove.