Manca un solo tentativo, ed il prossimo dovrà andare per forza di cose bene, dato che anche il secondo tentativo di atterrare su Marte è miseramente fallito.
Come ha comunicato la Nasa stessa, che sta conducendo dei test per testare la validità di un paracadute, il Low-Density Supersonic Decelerator (LDSD), che dovrebbe permettere lo sbarco delle navicelle spaziali e degli astronauti su Marte, anche il secondo tentativo non è andato a buon fine.
Le immagini dell’esperimento, condotto nelle scorse ore alle Hawaii, hanno mostrato problemi con il dispiegamento del paracadute che avrebbe dovuto rallentare la corsa della navicella al suolo: una situazione simile si era già verificata nel primo test effettuato l’anno scorso.
Nel nuovo test, l’agenzia statunitense ha trasportato LDSD nell’atmosfera a oltre 36 chilometri di altezza con un pallone aerostatico. Una volta distaccato il pallone, la sonda ha cominciato la sua caduta a velocità supersonica fino ad attivare il primo stadio del sistema chiamato “supersonic inflatable decelerator” (SIAD), che è servito a ridurre la velocità di discesa fino a Mach 2,5. Ma alla fine qualcosa non è quadrato e il paracadute si è dispiegato solo parzialmente.
Il test è avvenuto nell’alta atmosfera in quanto le condizioni sono simili a quelle che una futura navicella si troverà a incontrare entrando nell’atmosfera di Marte.