Mostra del Cinema di Venezia al via con Matt Damon

VEB

Mentre l’estate si appresta ormai alla fine, proprio in queste ore ha preso il via uno degli eventi più attesi dell’anno, capace di portare nel nostro paese una miriade di star e di ospiti internazionali: ieri sera è stata inaugurata al Lido di Venezia la 74esima Mostra del cinema.

Un’edizione che si preannuncia densa di appuntamenti fino alla chiusura del 9 settembre, con la partecipazione di autori di primo piano e numerose star internazionali.

Da Jane Fonda e Robert Redford, cui sarà consegnato il Leone alla carriera, ai cineasti italiani., dai maestri come Paolo Virzì fino a quelli emergenti come Sebastiano Riso, passando per stelle dell’arte contemporanea come Ai Weiwei, atteso nel ruolo di documentarista: saranno tantissimi i personaggi che porteranno la loro arte e il loro talento al lido.

A fare da apripista, sono arrivati Matt Damon e Alexander Payne: la star e il regista nella sala conferenze del Casinò hanno presentato Downsizing, il film di apertura della Mostra.

Una dramedy con elementi fantascientifici che ha l’ambizione di parlare del futuro dell’umanità, cambiamenti climatici e apocalissi auto-inflitte incluse, ma anche dell’empatia verso il nostro vicino, confezionando il tutto nella più classica storia di seconde occasioni e ricerca di sé tipicamente hollywoodiana.

“Ogni attore al mondo vorrebbe lavorare con Alexander – ha raccontato l’attore – Il motivo per cui ho accettato la parte, comunque, è che la sceneggiatura era davvero fantastica, originale, unica. Per quanto riguarda il mio ruolo… penso che il cinema sia il più grande strumento di empatia a nostra disposizione. Downsizing è un film ottimista, il più ottimista di Alexander (e dentro ha l’apocalisse!), e ci dice che siamo tutti sulla stessa barca. È un messaggio di speranza sul futuro del mondo”.

Per Alexander Payne il film non si discosta poi molto dalle tematiche affrontate nella sua filmografia: “Anche se è un film di fantascienza ha lo stesso tono e lo stesso umorismo – spiega il regista, che ha scritto il film insieme all’amico di sempre Jim Taylor – è una storia che ha elementi di ottimismo e di pessimismo e non ho idea di come il pubblico reagirà. L’America  di Trump? Non so quale reazione avrà alla visione del film: io l’ho fatto per tutti”.

«Questa è una grandissima edizione della Mostra del Cinema, come la stampa sta riconoscendo ancor prima dell’inizio: un’attenzione internazionale enorme, una presenza di molte star, una partecipazione importante del cinema italiano anche in concorso», ha esultato  il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.

«Questo – aggiunge – corrisponde a un momento importante non solo per Venezia, ma per tutto il Paese. Questa edizione della mostra si svolge dopo che finalmente è stata approvata una legge sul cinema attesa da decenni che ha modernizzato, rivoluzionato il sistema, messo più risorse, promosso le produzioni internazionali, sostenuto il cinema italiano, aiutato gli esercenti e le sale, incrementerà il rapporto con le scuole: è un bel momento per il cinema italiano».

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