In Italia, nelle ultime settimane, si è scatenato un vero e proprio putiferio, all’indomani dell’approvazione del ddl che ha sancito l’obbligo di 12 vaccinazione per poter accedere alla scuola.
Un intervento necessario, ha spiegato il ministero, per arginare un fenomeno in Italia sempre più diffuso, quello cioè di non vaccinare i propri bambini, credendo a teorie complottiste secondo cui i vaccini, anziché debellare epidemie che nei secoli hanno mietuto milioni di vittime, servirebbero ad arricchire le case farmaceutiche.
Senza volerci schierare a tutti i costi, basta guardare i numeri per renderci conto che un problema serio effettivamente esiste: negli ultimi anni stanno crescendo esponenzialmente i contagiati di ceppi epidemici che qualche decennio fa erano stati quasi completamente debellati, proprio grazie ai vaccini.
Considerando a titolo esemplificativo solo il morbillo, sono ormai quasi 2.600 dall’inizio dell’anno i casi di morbillo registrati in Italia, un aumento del 600 per cento rispetto all’anno precedente. E tra questi si contano anche 155 neonati con meno di dodici mesi, ovvero soggetti per i quali la malattia può essere particolarmente pericolosa.
Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. É responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a otite, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti.
Rispetto ai 2.581 contagi registrati tra il 1 gennaio 2017 e il 21 maggio 2017, il 91% dei casi proviene da sette Regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. In particolare, 759 si sono verificati nel solo Lazio, 571 in Piemonte, 355 in Lombardia.
L’anti-morbillo è stato inserito nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-19, e compare infatti nella rosa dei 12 vaccini che un bambino dovrà aver fatto per poter frequentare nidi e scuole.
L’Oms aveva previsto l’eliminazione del morbillo nei Paesi europei per il 2015. Invece in Italia, sottolinea l’Iss, risultano «suscettibili all’infezione da morbillo, perché non vaccinati, migliaia di bambini, adolescenti e giovani adulti». Il motivo è che «la copertura vaccinale è inferiore alla soglia del 95% e dunque il virus circola».