Inizialmente, l’attenzione della Gen Z si è concentrata sui nostri pantaloni aderenti, cone i video che impazzavano sulle piattaforme social.
Adesso, questa generazione ha messo nel mirino i calzini corti, sostenendo che l’elemento distintivo per riconoscere l’epoca di appartenenza di una persona risiede nello stile dei calzini che indossa.
La presentatrice del podcast FIT (more or less), Phoebe Parsons, che fa parte della generazione dei millennial, ha rivelato in un post su TikTok che i calzini lunghi sono il simbolo della Gen Z, mentre i suoi coetanei preferiscono ancora i calzini corti, come riportato dal New York Post.
Mentre registrava il suo video, la Parsons, che è anche un’insegnante di pilates e di sbarra, ha confessato di indossare lei stessa dei calzini corti. Fino a poco tempo fa, questa tipologia di calzini era considerata una scelta chic, particolarmente in voga con sneakers basse o ballerine. Tuttavia, il 2020 ha segnato il ritorno in auge del calzino sportivo, a lungo trascurato.
L’anno in corso ha visto i calzini bianchi rispuntare sulle scene della moda, ma è stato il periodo di isolamento a casa durante la pandemia a dare una vera svolta a questa tendenza, portando all’abbandono dei vecchi codici di vestiario.
Oggi, percorrendo le strade, non si può fare a meno di notare i giovani della Gen Z sfoggiare i loro calzini alti, a meno che non siano dissimulati sotto i pantaloni a gamba larga.
Nonostante ciò, molti millennial rimangono fedeli ai loro “calzini invisibili”, come emerge dai commenti lasciati sul video di Parsons. Qualcuno ha menzionato come i calzini nascosti siano un trucco per far sembrare le gambe più lunghe, soprattutto per chi non vanta un’altezza considerevole. Un altro ha espresso un tocco di nostalgia, associando i calzini visibili ai giorni dell’infanzia, quando venivano scelti dai genitori.
@phoebeacp This is exactly how to tell the difference between a millennial and gen z just by looking at their feet #millennial #genz ♬ original sound – Phoebe Parsons
Alcuni hanno ricordato che la scelta di calzini bassi nasceva dalla praticità, essendo il complemento ideale per le scarpe senza lacci o da tennis e le ballerine che dominavano il panorama delle calzature.
“Se solo avessero subito lo stesso tipo di presa in giro di cui noi siamo stati oggetto per qualsiasi minima traccia di calzino visibile, non avrebbero mai avuto il coraggio di farli vedere“, ha commentato un millennial con un pizzico di malinconia.
Infine, un altro ha condiviso un’esperimento personale, rivelando che indossare i calzini lunghi in palestra gli aveva procurato una sensazione spiacevole: non riusciva a smettere di fissarli allo specchio, sentendosi imbarazzato da quel particolare così in evidenza.
