Alcune delle palme della discordia allestite in Piazza Duomo a Milano, che hanno suscitato polemiche e reazioni contrastanti, è stata bruciata.
Un atto vandalo davvero esecrabile quello che si è consumato nella “civilissima” Milano: alcune delle palme allestite in Piazza Duomo sono state incendiate.
Probabilmente alcuni milanesi sono troppo abituati al grigiore, anche mentale, tanto da non rendersi conto che un po’ di verde in tutto quella cupezza sarebbe stato una manna per gli occhi e forse anche per i polmoni. Ma tant’è.
Ricordiamo che le piante spuntate su iniziativa del colosso del caffè Starbucks, società vincitrice di un bando del Comune finalizzato alla individuazione di un nuovo soggetto che curasse il verde della Piazza.
Così in uno dei luoghi simbolo della città sono arrivate le prime palme, poi ci saranno anche banani e fioriture alternate durante le stagioni, in modo da garantire sempre tanto verde, vivacità e colore.
In merito all’incendio, Carmela Rozza, assessore alla sicurezza del Comune di Milano, ha raccontato che una donna: “si è fatta avanti raccontando di aver visto sabato notte un giovane italiano ben vestito, con indosso un montgomery, che stava dando fuoco”.
La testimone, secondo il suo racconto, avrebbe raggiunto e fermato il giovane: “e gli avrebbe chiesto conto di quanto stava facendo. La ringraziamo per il senso civico che ha dimostrato intervenendo prontamente e raccontando tutto alla polizia locale”.
L’assessore Rozza poi, rivolgendosi al piromane, dice: “Si presenti chiedendo scusa. Fossi in lui, eviterei di farmi rintracciare dalla Polizia e mi presenterei chiedendo scusa per il danno fatto, sia reale che di immagine, alla città di Milano”.
Intanto, come spiega comandante della polizia locale Antonio Barbato, le indagini proseguono: “Stiamo analizzando anche i video forniti dai privati delle telecamere rivolte verso Piazza Duomo”.
L’obiettivo è di “cercare di avere una chiara immagine del volto del giovane che, dopo aver acceso il fuoco, sembra si sia diretto verso la Galleria”.