Si continua a parlare nuovamente di meningite, questa volta le ultime indiscrezioni arrivano dal salernitano, dopo alcuni casi fatti registrare nel nord Italia conclusi con la tragica morte di una bambina di sei anni, l’ultima notizia del virus arriva dal sud dove una studentessa sarebbe stata ricoverata proprio per meningite non infettiva, secondo quanto riporta il portale: Salernonotizie.
Ma negli ultimi giorni nuovi ceppi del virus sono stati registrati anche nel centro sud: solo poche ore fa è stata diagnosticata la meningite a un bambino di 11 anni nel palermitano. Per fortuna il bimbo, a cui sono state prontamente somministrate le cure del caso, ha risposto bene e le sue condizioni sono in costante miglioramento.
E si spera che anche l’ultimo caso accertato, stavolta nella provincia di Salerno, possa concludersi con esito positivo, anche se al momento la situazione appare molto grave.
Una ragazza di 20 anni di Polla è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale di Potenza, perché affetta da meningite non infettiva. Come riporta Salernonotizie, la ragazza, è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale “San Carlo”.
Meningite, nuovo caso nel salernitano allarma la popolazione
La giovane ha avvertito un malessere tale da rendere necessaria la corsa in ospedale. Una volta arrivata al Curto di Polla i medici hanno effettuato tutti gli esami clinici necessari per chiarire cosa avesse. I loro sospetti, visti i sintomi che presentava la giovane- rigidità nucale, cefalea, febbre- sono stati confermati. Meningite, del tipo non infettivo.
Ora la ragazza è ricoverata nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata, e le sue condizioni di salute sono gravi.
Ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello ed il midollo spinale: di solito è causata da batteri o virus, ma può anche essere provocata da particolari farmaci o malattie.
Il microrganismo più aggressivo in grado di causare la malattia è il meningococco di tipo C, che insieme al B è il responsabile della maggior parte dei casi sia in Italia che in Europa.
Tutta la popolazione, di qualsiasi età, può ammalarsi di meningite, ma poiché può diffondersi facilmente tra le persone che vivono a stretto contatto in ambienti chiusi, le persone spesso più a rischio sono gli adolescenti, gli studenti e gli universitari.
Più in generale, i bambini piccoli e gli adolescenti sono la fascia di popolazione a maggior rischio di contrarre l’infezione. Il tipo B colpisce invece prevalentemente i bambini al di sotto dell’anno di età.
Il quadro clinico di una meningite acuta si fonda sulla classica triade costituita da febbre, cefalea e rigidità nucale; a questi sintomi si aggiungono, con diversa frequenza, contratture muscolari, vomito a getto, alterazioni dello stato di coscienza, incapacità di tollerare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia), convulsioni.
Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, talvolta, antivirali. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di corticosteroidi per prevenire i danni derivanti dalla risposta infiammatoria. Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come sordità, epilessia, idrocefalo e deficit cognitivi.
Se la prevenzione e la diagnosi vengono però effettuate in tempo la meningite può essere curata con efficacia; è quindi importante sottoporsi alle vaccinazioni di routine e conoscere i sintomi della meningite: se si ha il sospetto di essere ammalati, bisogna correre dal medico il prima possibile.