L’appuntamento è per il 28 ottobre alle 17.30 per l’incontro, che sarà aperto a tutti, legato alla nuova realtà della medicina difensiva, oggetto: il rapporto tra medico e paziente.
La sezione di Como dell’Associazione Mogli Medici Italiani (AMMI), in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Como, organizza l’incontro aperto al pubblico
“La medicina di difesa. Nuova realtà nel rapporto medico paziente, tutela per la professionalità del medico o garanzia per la salute del cittadino?” che si terrà mercoledì 28 ottobre alle 17.30 presso il Palace Hotel di Como.
Dopo i saluti di Rosanna Scaravelli, presidente della sezione AMMI Como, interverranno Maria Grazia Tatti, Presidente Nazionale di AMMI; Gianluigi Spata, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como;Mariano Fadda, Magistrato presso la procura della Repubblica di Como; Mario Tavani, docente di medicina legale e delle assicurazioni presso l’Università degli Studi dell’Insubria; Fabio Banfi, Direttore delle Attività Cliniche del Territorio e Direttore del Dipartimento Organizzazione Sanitaria – Piattaforme Produttive, e Antonella Fumagalli, Presidente Regionale di FederAnziani Senior Italia.
La medicina difensiva, sia positiva (prescrizione in eccesso di esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri, ecc.) che negativa (evitare pazienti e procedure a rischio), costituisce un importante vulnus nella nostra realtà sanitaria tanto da gravare economicamente sulle nostre casse per lo 0.75 % del Prodotto Interno lordo, pari a circa 10 miliardi annui.
Questa pratica nasce anche dalla crisi del rapporto fiduciario tra medico e paziente, ossia il passaggio da un rapporto di tipo paternalistico – e quindi più facile da gestire – a un rapporto paritario, con un paziente sempre più esigente riguardo i problemi della propria salute. Tutto questo in una cornice mediatica più interessata agli aspetti di malasanità piuttosto che a quelli di un sistema sanitario ritenuto tra i migliori in Europa.
Obiettivo della tavola rotonda, quindi, è spiegare ai non addetti ai lavori e ai cittadini i motivi del fenomeno, legati principalmente ai timori del medico di un possibile contenzioso legale.
Nel corso del dibattito saranno analizzati anche i risvolti psicologici che si creano e che interferiscono negativamente nell’attività quotidiana del Medico e si cercherà di esaminare le possibili cause di questo fenomeno andando anche ad analizzare quali strategie potrebbero essere messe in campo per trovare una possibile soluzione del problema.
fonte: ElleciStudio