Che fosse una donna forte e determinata non lo ha mai nascosto, sul lavoro ma anche nella vita privata, e quindi non ha peli sulla lingua neppure quando racconta del suo passato e dei momenti più bui, come quello del tradimento subito da suo marito.
Mara Maionchi, esuberante giudice di X-Factor 2017, si è rivelata in un’intervista a Repubblica, e proprio in questa occasione è tornata a parlare di alcuni momenti tristi del suo passato, che l’hanno messa molto alla prova.
La discografica, nello specifico, ha svelato una scappatella del compagno storico, Alberto Salerno, sposato nel 1976.
Lo ha beccato grazie a una ricevuta dell’hotel in cui l’uomo era stato con l’amante: “Doveva stare più attento“.
Una lite furibonda, poi è arrivato il perdono: “Dopo 40 anni non si lascia un marito per una scopata – ha spiegato – Una storia è diverso, ma una sera di libertà… Non ho fatto finta di niente, gli ho fatto un culo come un paniere“.
Insomma, perdonato sì, ma qualche oretta di panico c’è stata, e d’altronde era impossibile che fosse stato altrimenti.
La giudice di X Factor ha inoltre spiegato di aver raccontato l’episodio anche nel suo libro, nonostante il parere contrario del marito: “Lui mi ha detto ‘Non scriverlo che faccio la figura del cretino’. È una persona perbene. Gli uomini sono semplici, le donne sono diverse”.
Mara poi ha rivelato anche qualche altro aneddoto riguardante la sua famiglia: “Diciamo che quelle di casa mia sono sempre state donne fuori dagli schemi. Mia nonna si è separata nel 1904 da un uomo che non era un esempio di santità. Anche le mie zie erano particolari. La zia Anita, poi, cugina di mamma, non si è mai sposata e ha sempre lavorato. Era lesbica, ma la cosa non ci ha mai suscitato grande impressione. Era normale. Trovo se mai più rivoluzionario che si fosse iscritta al Partito Comunista nel 1918?”.
Infine un riferimento sul rapporto con le figlie: “Sono una che tende a dire alle figlie di fare la loro vita, ma entro il meno possibile nelle loro scelte. Sono stata giovane tanti anni fa, ma certe cose me le ricordo”.