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Mapuche: Per questa antica cultura la nostra anima compie un viaggio

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L’idea di un’esistenza dopo la morte affascina l’umanità da millenni, dando vita a credenze, rituali e leggende che variano enormemente tra culture e periodi storici. Mentre alcune religioni immaginano l’aldilà come un luogo di ricompensa o punizione, altre vedono la morte come un semplice passaggio verso una nuova esistenza. Ma tra i tanti miti e concetti sull’aldilà, ce n’è uno particolarmente curioso e poco noto: l’aldilà nella credenza dei Mapuche del Sud America.

Mapuche Per questa antica cultura la nostra anima compie un viaggio

Il “Ngill chenmaywe”: Il Confine delle Anime per i Mapuche

I Mapuche, un popolo indigeno del Cile e dell’Argentina, credono che le anime dei defunti debbano compiere un viaggio per raggiungere il loro aldilà, noto come Wenu Mapu (la “Terra di Sopra”). Ma per arrivarci, devono prima attraversare un passaggio molto particolare chiamato Ngill chenmaywe, un fiume che segna il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Secondo la tradizione, il viaggio dell’anima non è immediato né garantito. Dopo la morte, lo spirito del defunto può vagare per un certo periodo tra i vivi, soprattutto se ha conti in sospeso o se la sua sepoltura non è stata eseguita correttamente. Quando è pronto per partire, deve trovare un cavallo nero o una barca spirituale che lo aiuti a raggiungere il fiume.

Il passaggio attraverso il Ngill chenmaywe non è privo di ostacoli: alcune anime rischiano di essere bloccate da spiriti malvagi o di perdersi lungo il cammino. Per questo motivo, i parenti del defunto praticano rituali e offrono canti e preghiere per aiutarlo nel suo viaggio.

Una volta attraversato il fiume, l’anima raggiunge il Wenu Mapu, un luogo di pace e abbondanza, dove può finalmente ricongiungersi con gli antenati e vivere in armonia. Tuttavia, se un’anima non riesce a completare il viaggio, può diventare uno spirito errante, incapace di trovare la sua destinazione finale.

Curiosità sull’Aldilà Mapuche

  • Secondo la credenza popolare, gli sciamani Mapuche (i machi) possono comunicare con le anime che non hanno completato il loro viaggio, aiutandole a trovare la via del Wenu Mapu.
  • Il cavallo nero che accompagna l’anima nel suo viaggio è un simbolo ricorrente anche in altre culture indigene del Sud America, spesso associato alla transizione tra i mondi.
  • Il concetto del fiume da attraversare per raggiungere l’aldilà è presente in molte tradizioni: dagli antichi Greci con il fiume Stige, agli Egizi con il loro viaggio attraverso il Nilo mistico.

Un Tema Universale, Declinate in Modi Diversi

Il mito dell’aldilà Mapuche è solo uno dei tanti modi in cui l’umanità ha cercato di dare un senso alla morte. Dai Campi Elisi della mitologia greca al Tlālōcān azteco, fino al concetto buddista di reincarnazione, ogni civiltà ha costruito la propria versione dell’ignoto, con rituali e credenze che spesso presentano sorprendenti somiglianze.

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