Un tempo un alimento base nelle nostre cucine, il latte è diventato una sostanza controversa in pochi anni, alimentando ora più dibattiti sull’assunzione soprattutto durante la nostra colazione. Un nuovo studio internazionale rivela che bere latte non è dannoso per la salute.
Allergie, difficoltà di digestione, diabete, colesterolo, persino cancro: l’elenco degli effetti nocivi di un consumo abbondante e regolare di latte ha continuato a crescere negli ultimi anni. Studi e dibattiti si susseguono per puntare il dito contro il piatto protagonista della colazione le cui vendite sono comunque balzate nel 2020, in pieno lockdown.
Diversi team di scienziati, dell’Università di Reading, dell’Università del South Australia o persino dell’University College di Londra, hanno esaminato seriamente l’argomento conducendo una meta-analisi dei dati esistenti su un ampio campione, vale a dire oltre 1,9 milioni di persone. I ricercatori hanno scelto di adottare un approccio genetico al consumo di latte esaminando una variazione nel gene della lattasi associato alla digestione degli zuccheri del latte, chiamato lattosio.
Latte e colesterolo: i nuovi studi
Pubblicato sull’International Journal of Obesity, lo studio ha rilevato che le persone che bevono regolarmente grandi quantità di latte hanno livelli più bassi di colesterolo buono e cattivo. Una scoperta osservata anche se l’indice di massa corporea (BMI) dei partecipanti era superiore a quello di coloro che non consumavano latte. L’analisi mostra anche un minor rischio di malattia coronarica (-14%) nelle persone che consumano regolarmente latte.
“Tutto ciò suggerisce che la riduzione dell’assunzione di latte potrebbe non essere necessaria per prevenire le malattie cardiovascolari“, commenta il professor Vimal Karani dell’Università di Reading, uno degli autori principali dello studio.
I ricercatori affermano che lo studio non trova “prove forti” di un’associazione tra un elevato consumo di latte e una maggiore probabilità di diabete. Inoltre, non è riuscita a identificare il meccanismo che porta ad abbassare i livelli di colesterolo nei consumatori di latte pesante.