Ogni giorno l’intelligenza artificiale (AI) continua a trasformare profondamente diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Un esempio significativo di questa evoluzione è l’intelligenza artificiale generativa, che ha il potere di creare contenuti artistici, conversare con gli utenti e persino produrre film. Tuttavia, dietro le sue straordinarie capacità si nasconde una seria preoccupazione ambientale, come evidenziato da una recente ricerca condotta da scienziati dell’Accademia cinese delle scienze e dell’Università Reichman in Israele.
L’Allarme Ambientale dei Rifiuti Elettronici
Lo studio sottolinea che i sistemi di intelligenza artificiale generativa potrebbero contribuire significativamente all’aumento dei rifiuti elettronici nei prossimi anni. Si stima che entro la fine di questo decennio i rifiuti legati a queste tecnologie possano oscillare tra 1,2 e 5 milioni di tonnellate. Questo dato allarmante equivale a un volume di rifiuti pari a quello di ogni persona sul pianeta che smaltisce il proprio smartphone.
La causa principale di questo problema risiede nei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che richiedono una potenza di calcolo enorme e hardware sempre più avanzato per funzionare correttamente. “Queste tecnologie necessitano di aggiornamenti e miglioramenti continui, aggravando ulteriormente la questione dei rifiuti elettronici“, ha spiegato Peng Wang, uno degli autori della ricerca.
Un Problema che Va Oltre le Emissioni di Carbonio
Mentre studi precedenti si sono concentrati sugli impatti energetici e sulle emissioni di CO2, questa ricerca mette in luce una nuova problematica: i materiali fisici trasformati in rifiuti. Gli scienziati hanno delineato quattro scenari futuri legati all’adozione delle tecnologie AI, mostrando che in un contesto di espansione aggressiva, i rifiuti elettronici potrebbero toccare quota 5 milioni di tonnellate. Di questi, 1,5 milioni sarebbero costituiti da circuiti stampati e 500mila tonnellate da batterie contenenti sostanze pericolose.
Una Crescita Esponenziale dei Rifiuti
Per dare un’idea della portata del problema, lo scorso anno i rifiuti elettronici legati alle tecnologie AI ammontavano a soli 2,6 mila tonnellate. Tuttavia, entro il 2030, il totale potrebbe raggiungere i 82 milioni di tonnellate, peggiorando una crisi ambientale già esistente. Questo incremento preoccupa gli esperti, che avvertono di un futuro insostenibile se non si interviene.
Possibili Soluzioni per un Futuro Sostenibile
Nonostante le previsioni inquietanti, lo studio offre una speranza: l’intelligenza artificiale generativa può essere gestita in modo più sostenibile. Secondo i ricercatori, strategie di economia circolare, come l’estensione della durata dei modelli AI e il riutilizzo delle risorse, potrebbero ridurre i rifiuti elettronici fino all’86%. “Dobbiamo imparare a usare la tecnologia in modo più responsabile e sostenibile“, ha affermato Wang.
In risposta, l’Agenzia Internazionale per l’Energia e molte aziende tecnologiche stanno già lavorando per promuovere queste strategie. L’obiettivo è assicurare che l’innovazione tecnologica possa continuare senza compromettere l’equilibrio ecologico del nostro pianeta.