L’intelligenza artificiale è solo una bufala?

VEB

È emerso che l’uso dell’intelligenza artificiale è molto meno diffuso di quanto si possa pensare.

Una nuova statistica mostra che anche in altri ambiti, come l’intrattenimento, queste tecnologie sono utilizzate da un numero di persone molto inferiore a quello suggerito dalle notizie quotidiane e dall’importanza attribuita loro da colossi come Microsoft e Google.

intelligenza artificiale solo una bufala

Uno studio condotto dal Reuters Institute e dall’Università di Oxford ha interrogato 12.000 persone in sei paesi diversi riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale.

Sorprendentemente, solo il 2% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare quotidianamente strumenti come ChatGPT, Copilot o altre forme note di intelligenza artificiale generativa. Questo dato contrasta nettamente con il clamore che circonda queste tecnologie, che suggerirebbe una loro pervasività crescente. Inoltre, tali risultati non giustificano gli ingenti investimenti fatti da aziende e investitori per sviluppare e distribuire servizi di intelligenza artificiale generativa.

Questo spiega anche perché Microsoft stia adottando strategie sempre più aggressive per promuovere l’uso dei suoi servizi, come Copilot, al fine di recuperare gli investimenti rapidamente effettuati, simile al caso del settore mobile di Nokia, un investimento costoso che si è rivelato un fallimento.

Gli autori dello studio evidenziano che la maggior parte delle persone non è particolarmente interessata all’intelligenza artificiale generativa.

Nel Regno Unito, ad esempio, il 30% degli intervistati non ha mai sentito parlare dei prodotti più noti, incluso ChatGPT. Nonostante ciò, molti seguono le notizie sull’IA e si formano opinioni sul suo possibile impatto futuro. La maggioranza degli intervistati si aspetta che l’intelligenza artificiale generativa avrà un grande impatto sulla società nei prossimi cinque anni e migliorerà le loro vite. Tuttavia, quando si tratta di valutare se l’espansione dell’IA sarà positiva per tutti, le risposte sono più pessimistiche.

Le speranze e le paure riguardo all’intelligenza artificiale generativa variano notevolmente a seconda del settore. Le persone sono generalmente ottimiste sull’uso dell’IA in ambito scientifico e sanitario, ma mostrano maggiore cautela riguardo al suo utilizzo nel giornalismo e sono preoccupate per l’impatto sulla sicurezza sul lavoro.

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