E’ allarme sicurezza in Libia. L’Italia si dice pronta all’uso della forza nel quadro delle Nazioni Unite.
A causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza in Libia l’ambasciata italiana a Tripoli ha sospeso tutte le sue attività. Il personale italiano, in forza all’Ambasciata è stato momentaneamente rimpatriato nel nostro paese.
I servizi essenziali saranno comunque assicurati. “L’Italia – ha dichiarato il ministro Paolo Gentiloni – rimane al lavoro con la comunità internazionale per combattere il terrorismo e ricostruire uno stato unitario e inclusivo in Libia, sulla base del negoziato avviato dall’inviato speciale dell’Onu Leon, al quale continuerà a partecipare il nostro inviato speciale Ambasciatore Buccino. Il peggioramento della situazione , in Libia, richiede ora un impegno straordinario e una maggiore assunzione di responsabilità, secondo linee che il governo discuterà in Parlamento a partire dal prossimo giovedì 19 febbraio”.
Dal canto suo il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha confermato la disponibilità del nostro paese ad inviare cinquemila uomini .