In mezzo a tante classifiche negative che affollano giornali e telegiornali, è arrivata in queste ore anche la classifica di Legambiente, che arriva invece a premiare i comuni d’Italia più ricicloni, quelli cioè che nel rispetto dell’ambiente, hanno una maggiore percentuale di raccolta differenziata e quindi di rifiuti riciclati e riconvertiti in nuovi beni di consumo.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua XXII edizione, si è svolta all’Hotel Quirinale di Roma ed era rivolta a tutti i Comuni, consorzi di comuni e comunità montane che hanno introdotto sistemi efficienti per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti urbani, il contenimento della produzione dei rifiuti e la loro valorizzazione.
La città di Cosenza è stata premiata, nella graduatoria stilata da Legambiente, come modello virtuoso e caso di eccellenza tra i comuni italiani in grado di esprimere uno tra i migliori sistemi di gestione dei rifiuti comunali: dal 2011, da quando è stato sottoscritto il contratto con “Ecologia Oggi” la raccolta differenziata è passata, infatti, dal 6% all’attuale 60%.
Quest’anno poi il premio ‘l’Unione fa la differenza’ 2015 è stato assegnato all’Ambito territoriale integrato n.4 dell’Umbria che comprende 32 comuni della provincia di Terni ed una popolazione complessiva di circa 230mila abitanti.
La menzione speciale ‘Teniamoli d’occhio’ 2015, invece, viene assegnata al comune di Bari che in collaborazione con Conai, sta predisponendo un nuovo modello di raccolta differenziata più efficace ed efficiente che gradualmente verrà applicato a tutta la città.
Tutte le regioni italiane, con unica eccezione la Val D’Aosta, sono presenti nella classifica con almeno un comune. I Comuni “ricicloni” si concentrano nel nord del paese con 1.150 città coinvolte, il 75,5% del totale.