L’Austria blocca i treni dei migranti, e gli Usa decidono di accoglierne 10mila.
Ma non basta, perché nel frattempo la Danimarca, che aveva deciso di chiudere le frontiere ai migranti, decide di riaprirle.
Insomma, una situazione composita e in movimento, con una serie di resistenze europee che, tranne rare eccezioni, vanno via via affievolendosi.
Così come la posizione inglese che, inizialmente rigida, è andata anch’essa affievolendosi progressivamente con l’accoglienza di 15mila migranti. Almeno, questa è la posizione ufficiale annunciata dal premier Cameron.
Per quel che riguarda gli States, il portavoce Josh Earnest ha riferito che il numero dei migranti che gli Usa si apprestano ad accogliere “rappresenta un significativo incremento dell’impegno americano nei confronti dei flussi di migranti in fuga dalla guerra”.
Nel frattempo, le cifre dicono che in Ungheria nelle ultime 24 ore sono giunte 3321 persone, mentre in Austria ne sono arrivate 2.800.
Numeri impressionanti. Infine, a Dublino si sono dichiarati disposti ad accoglierne 4mila.
Ad annunciarlo è stato il ministro della giustizia irlandese Frances Fitzgerald, affermando che l’Irlanda offrirà un sicuro rifugio per le famiglie e i bambini che sono stati costretti a lasciare le loro case a causa delle guerre e dei conflitti.