Dopo il terremoto, apre in Abruzzo il museo Munda
Il terribile terremoto del 6 aprile 2009 non solo ha strappato la vita a tanti poveri innocenti, ma ha raso al suolo una città intera, con le sue chiese, i suoi monumenti, le sue testimonianze storiche, tesori irrimediabilmente perduti.
Ma l’Aquila, a sei anni dal sisma, ha voglia di ripartire, e nel paese ancora troppo segnato, è stato inaugurato il Museo nazionale d’Abruzzo (Munda) alla presenza del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini.
Dal trittico di Beffi alle più belle Madonne d’Abruzzo, a capolavori come il “Cristo e l’adultera” di Mattia Preti o il “Cristo deposto” che arriva dal duomo di Penne: molte di queste opere erano state danneggiate, ma ora assieme a tante altre salvate sono confluite in questo museo, che altro non è che un ex macello riconvertito a più onorevole funzione.
“Quando riapre un grande museo è sempre festa, all’Aquila lo è doppiamente perché è una restituzione alla città e al Paese – ha dichiarato il ministro – Solo nel settore del patrimonio culturale ci sono 150 cantieri privati aperti, 50 lavori già conclusi, 15 cantieri su interventi pubblici come questo già conclusi e decine in corso”.
Un momento importante ed emozionante, sia per l’importanza del progetto museografico, che ha visto lo svolgimento dei lavori proseguire con un’eccellenza strutturale e di restauro, sia per il valore storico artistico delle opere esposte, ma, soprattutto, per il significato che riveste la riapertura di questo museo.
Il museo resterà aperto durante la settimana dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 19. L’ingresso sarà gratuito fino al prossimo 3 gennaio, poi costerà 4 euro per il biglietto intero e 2 per quello ridotto.