La tastiera QWERTY è più antica di quanto pensi

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Il layout della tastiera QWERTY, che oggi utilizziamo quotidianamente, ha una storia che risale alla fine del XIX secolo. Sebbene quasi tutti lo abbiano sotto le dita, pochi conoscono le ragioni dietro la sua creazione e il motivo per cui è stato adottato universalmente. Inizialmente, le prime macchine da scrivere seguivano un ordine alfabetico per la disposizione dei tasti, ma presto emersero problemi che resero necessario un cambiamento.

La tastiera QWERTY è più antica di quanto pensi
foto@pixabay

Nel 1867, il giornalista Christopher Latham Sholes, insieme a Carlos Glidden e Samuel W. Soulé, progettò una tastiera simile a un pianoforte con due file di lettere disposte in ordine alfabetico. Tuttavia, con il passare del tempo, si verificavano inceppamenti frequenti durante la digitazione rapida, soprattutto quando venivano premuti in successione tasti vicini tra loro. Per affrontare questa problematica, Sholes riorganizzò il layout, cercando una soluzione che evitasse questi inceppamenti e migliorasse l’efficienza.

Dopo cinque anni di sperimentazioni e feedback dagli utenti, nel 1870 fu introdotta una tastiera con quattro file di tasti, che cominciava a somigliare all’attuale layout QWERTY. Il punto cruciale di questa nuova disposizione era la separazione delle lettere più utilizzate, riducendo il rischio di bloccare i bracci meccanici della macchina da scrivere.

Nel 1873, James Densmore, finanziatore di Sholes, vendette i diritti del nuovo modello di macchina da scrivere a E. Remington and Sons, che perfezionò ulteriormente il layout della tastiera fino a raggiungere la versione QWERTY che conosciamo oggi. Il nome QWERTY deriva dalle prime sei lettere della fila superiore dei tasti.

Come riportato da fonti specializzate, il layout QWERTY fu concepito per ridurre i problemi meccanici delle macchine da scrivere, separando le lettere comuni per minimizzare gli inceppamenti. Nonostante la tecnologia moderna abbia eliminato i bracci meccanici, il layout è rimasto invariato per la sua familiarità e diffusione.

Un utente su Reddit si è interrogato sulla ragione per cui continuiamo a usare il QWERTY, nonostante l’avvento delle tastiere elettroniche. La risposta principale sta nell’abitudine: milioni di persone hanno imparato a usare questo layout, e cambiarlo ora comporterebbe enormi difficoltà. Inoltre, anche se ci sono opzioni di layout alternative più efficienti, come il Dvorak, il QWERTY è ormai standardizzato e ampiamente adottato, rendendo poco pratico un cambiamento su larga scala.

Infine, uno dei principali vantaggi del QWERTY è la sua universalità. Esistono varianti per diverse lingue e regioni, ma la disposizione di base dei tasti è rimasta costante. È facile da imparare, ampiamente disponibile e continua a essere utilizzato sia a livello personale che professionale, rendendolo uno standard ancora irrinunciabile nell’era digitale.

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